Omelia domenica 19^ t.o. C – 07 Agosto 2016

 

Un popolo schiavo in fuga, alla ricerca di libertà, la cui sola ricchezza è una colonna di fuoco (la presenza di Dio) e la fede nelle promesse; un uomo che parte senza sapere dove va, obbediente alla chiamata di Dio; una donna fuori età che diventa madre, fidandosi di Colui che glielo aveva promesso; un ‘piccolo gregge’, un popolo povero e poco numeroso, invitato a vendere quel poco che ha, perché l’unica sua ricchezza sia il Regno:

questi sono i riferimenti che Dio ci propone oggi per dirci che l’unico tesoro che merita tutta la nostra dedizione è il Regno. Non possiamo perdere tempo cercando altre cose che sembrano darci più sicurezza.

Dobbiamo essere pronti col cuore libero.

Se ci vantiamo di qualche abbondanza di risorse, di intelligenza, di capacità …  il nostro cuore sarà legato a quella abbondanza, e non ci sarà più posto per Dio. E quando Dio verrà non saremo più pronti ad accoglierlo.

 

“Il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate”

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Nella seconda lettura si parla diffusamente della fede, indicando Abramo che lascia la sua terra e parte fidandosi di Dio, pronto a lasciare anche l’unico figlio che Dio gli aveva donato in tarda età; fede da coltivare col desiderio, da raggiungere con cammino faticoso, nella speranza-certezza di raggiungere la patria e tutto ciò che Dio ha promesso.

Dio mantiene la Parola, è fedele: noi ci fidiamo.

La lettera agli Ebrei dice che ‘la fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono’. Fede è riconoscere che la vita viene da Dio e che abbiamo ricevuto un compito nella vita e siamo attesi a rendere conto di questa chiamata. Siamo in attesa di raggiungere Dio al suo ritorno. Distogliere l’attenzione dall’appuntamento con Dio vuol dire lasciar lavorare la ruggine, mettersi in mano ai ladri, lasciarsi incantare dal clown … Mi riferisco ad una storiella:

‘Un giovane si invaghisce di una ragazza; le dà appuntamento al Luna Park per le 8 di sera. Il giovane arriva in anticipo sull’orario fissato e intanto si diverte a guardare un clown che lo attrae così tanto da non accorgersi dell’arrivo della ragazza. Lei si guarda intorno e non vede nessuno ad attenderla: pensa di essere stata beffata, piange e se ne va. Finita la scena del clown, il giovane si ricorda dell’appuntamento, ma ormai è troppo tardi’.

Il cristiano, uomo di fede, sta attento, è pronto all’appuntamento, vigila, non si lascia distrarre. Sa che prima o poi l’incontro con il Signore avverrà: il suo interesse principale è incontrarsi con il Signore della vita ed essere trovato fedele:

‘ dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore’