Omelia Domenica 17^ T.o. C – 24 Luglio 2016.

 

Dio ha un cuore! Dio è una persona attenta, ma anche sensibile; giusta ma anche misericordiosa.

Perché dico questo?

Perché alle volte mi accorgo di essere in ginocchio per pregare e mi sembra di avere non una persona davanti, ma una cassaforte da aprire con i numeri della combinazione, o di avere un cellulare con i quale mandare una SMS passando dal menù alla icona … dico formule, leggo preghiere senza pensare che qualcuno mi ascolta.

Interesserà a Dio quello che Gli dico? E poi: che non abbia niente da dirmi questa persona che mi sta davanti?

Dio ha un cuore!

Nel primo brano leggiamo che Dio vuole scendere, si avvicina all’uomo che ha fatto del male. Non è un giudice freddo, rigido, che fa giustizia; è disposto alle attenuanti, dà udienza ad Abramo che si avvicina. Il senso della preghiera è proprio qui: Dio che scende verso l’uomo, l’uomo che si avvicina; Dio dal cuore aperto, l’uomo consapevole della sua umiltà:

“ Eccelso è il Signore e guarda verso l’umile” (sal. resp.)

Ma non basta accostarsi con umiltà al cuore di Dio; dobbiamo sapere che Dio vede in noi Cristo suo Figlio. Dio salva Sodoma e Gomorra e tutta l’umanità peccatrice non per la presenza di 50, 40,… 10 giusti, ma per la presenza anche di un solo giusto: CRISTO.

Se noi siamo con Lui e in Lui possiamo accostarci al cuore di Dio ed essere esauditi specialmente quando preghiamo per gli altri; specialmente quando diciamo “ venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà”: è Gesù in noi che prega.

Ti chiediamo allora, Gesù: ‘uniscici a Te quando diciamo al Padre la preghiera che tu stesso ci hai insegnato, prestaci le tue labbra, ma specialmente il tuo cuore per arrivare al cuore del Padre.

Dio è papà: è papà Dio. Ha un cuore da cui trae origine tutto, in quel cuore ci sono dei desideri, dei progetti, dei sogni. Quando pregava Gesù entrava in quel cuore, faceva suoi i desideri di Papà Dio; Gesù sapeva che la sua vita era nel cuore di Dio, per questo si fidava di Lui ed accettava. Gesù si sente Figlio del Padre, comunica con Lui, gli parla confidenzialmente: anche il Figlio ha un cuore, ama il Padre, desidera stare unito col Papà Dio.

Anche gli Apostoli desiderano pregare come Gesù, insieme con Gesù desiderano entrare nel cuore del Padre, vogliono sentire la confidenza del Padre: imparano sì le parole da dire, ma specialmente il senso e il modo di comunicare con il cuore di Dio.