DOMENICA XXVI PER ANNUM 25.09.2022

…il ricco epulone (epulum = banchetto) e il povero Lazzaro…

Qual’è l’intento di Gesù…l’obiettivo che si pone attraverso il racconto di questa parabola…?

– uno squarcio sull’ aldilà… sulla vita oltre il tempo… Gesù intende illustrare che cosa ci sarà nella vita eterna…e lo fa mediante questa parabola..

– nell’aldilà ci sarà un pieno ristabilimento della giustizia…

Sarà eliminata ogni distinzione o diseguaglianza. (le parti si invertono)

– nell’aldilà ci sarà di giovamento il bene che avremo compiuto nel tempo… Ci sarà invece di pena, l’indifferenza verso Dio e verso il prossimo… ( il ricco epulone fu indifferente nei riguardi di Dio e di Lazzaro)…

– nell’aldilà dopo la nostra morte, Dio ci inviterà a confronto…saremo giudicati e il giudizio sarà senza misericordia contro chi non ha avuto misericordia… non sarà Lui a condannarci ma sarà la nostra vita a parlare davanti a Lui…

– nell’aldilà ci sarà data la possibilità di espiare il male commesso…e dalle scelte di fondo della nostra vita ci sarà dato il premio o la pena…(purgatorio/purificazione)…espressione della misericordia di Dio: non si rassegna difronte alla possibilità di perderci. Questo emerge dalla parabola…

Oggi non è più di moda vivere il presente alla luce dell’aldilà…

Oggi si vive l’attimo…il momento… l’opportunità… Ci si diverte senza porsi tanti problemi riguardo a Dio e all’aldilà..

L’antropologia di oggi fa dell’uomo il Dio di se stesso…

Il rischio è alto…perché se è solo ciò che è immediato l’oggetto del nostro desiderio…senza un orizzonte di speranza  più grande e più ampio… soddisfatto il desiderio, ci sarà solo l’approdo alla frustrazione…e la vita non sarà altro che un rincorrersi di desideri da soddisfare…

Ci doni il Signore di ancorare nella vita eterna, nella vita insieme con lui, la nostra speranza…