A PERDITA D’OCCHIO

Sarà bella la montagna, ma gli orizzonti sono limitati.

Il profilo delle cime incanta, ma nasconde ciò che c’è dopo….

Passeggiando in mezzo alla campagna, invece, lo sguardo si distende, non trova ostacoli,

si perde fin là dove l’occhio può arrivare.

Campi coltivati che portano già in grembo il seme,

filari di piante ancora spogli, che lasciano intravvedere  un orizzonte ancora più profondo,

casolari che punteggiano il panorama.

Ma più che il paesaggio,

è il riflesso che lascia nell’anima questa vastità:

un senso di non interruzione prolungato, di rilassamento;

niente si oppone, niente limita, niente chiude e soffoca.

E lo spirito gode, e coglie oltre il finito, l’ Invisibile.