APPENA PROCLAMATA BEATA

 

Il Signore mi offre l’occasione, attraverso queste righe, di ricordare un incontro, anzi due, mentre partecipavo in gruppo al pellegrinaggio a Sassello.

Alla mattina del secondo giorno, dopo colazione, ho voluto anticipare da solo la visita al cimitero dove è sepolta la ragazza di 18 anni che siamo venuti a trovare. Cerco l’ingresso, vi entro; mi giro un po’ intorno: evidentemente il cognome è abbastanza comune perché vedo  BADANO un po’ ovunque. Avanzo per il viale centrale: una freccia sulla mia destra dice ‘ tomba della Beata Chiara Badano’. Niente di monumentale: un tracciato sull’erba, segnato per il continuo passaggio, conduce al piccolo edificio, sullo stipite ‘Famiglia Badano’. La porta è spalancata, il pavimento tutto coperto da piante di fiori e, infilati tra le foglie, biglietti con dediche, invocazioni, ringraziamenti da parte di gruppi o persone singole. Alzo lo sguardo e sulla destra su una delle lapidi vedo la scritta

 

BEATA

BADANO CHIARA

“ LUCE”

 

con una sua foto antecedente la malattia e una frase

‘ Chi rimane in me e io in lui, questi porta molto frutto ’ .

Mi fermo, tutto è silenzio, non c’è nessuno. Penso, immagino, richiamo quello che conosco di Chiara, mi metto in dialogo con lei, le chiedo come è stato il suo rapporto con Gesù, perché anch’io lo desidero più autentico, più vero, più forte.

Qualche altro minuto, poi percorro ancora verso l’interno il viale centrale che è in salita a gradini, verso la cappella, in cerca di qualche altro segno della presenza di Chiara.

Un rumore di passi mi avverte che qualcuno mi ha preceduto al camposanto. Un anziano dall’andatura incerta sta scendendo sconsolato, in mano un attrezzo – non ricordo se una scopa o un bastone per sorreggersi. Ci incrociamo. Mi fermo, lo guardo, lo saluto con partecipazione. Anch’egli mi guarda e si sfoga:  “Hanno ucciso mia moglie”. Lì per lì penso ad un atto di violenza e domando con sorpresa: “Come è stato?”. E lui:  “ E’ stata investita per strada. Adesso vivo solo e da un anno vengo sempre a trovarla al cimitero”. Provo ad interessarmi della sua situazione, cercando le parole per consolarlo, e limitandomi poi a promettere una preghiera. Continua il suo cammino lamentandosi in modo incomprensivo ed esce. Penso che sia salito in auto, che ho visto parcheggiata prima di entrare.

Ho visto quell’incontro con lo sguardo della fede: non può essere stato un caso, come non lo è stato accanto alla tomba del Calvario quando la Maddalena ha incontrato il Giardiniere.

Certamente c’è il tocco di Chiara!