In ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Il 21 marzo la giornata nazionale della memoria e dell'impegno

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Il 21 marzo: da quest’anno sarà “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. L’associazione Libera ha predisposto dei materiali per l’animazione della giornata, come pure un’intenzione di preghiera per domenica 19 marzo alla vigilia della giornata. Per la diocesi di Padova il referente è don Giorgio De Checchi. Qui l’intervista audio.

«Mercoledì 1 marzo – spiega – è stato dato il via libera definitivo e unanime dell’Aula della Camera all’istituzione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, fissata per il 21 marzo. Il 21 marzo è da anni la giornata in cui l’associazione Libera ricorda le vittime delle mafie. In base al testo approvato dal Parlamento, la Giornata nazionale non determina effetti civili, ovvero non costituisce festività nazionale, né comporta riduzione di orario degli uffici pubblici, né per le scuole».

In occasione della Giornata nazionale gli istituti scolastici di ogni ordine e grado promuovono, nell’ambito della propria autonomia e competenza nonché delle risorse disponibili a legislazione vigente, iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alle mafie e sulla memoria delle vittime delle mafie.

«L’istituzionalizzazione della Giornata della memoria e dell’Impegno è stata da noi fortemente voluta e questo importante riconoscimento – afferma Daniela Marcone, della presidenza nazionale di Libera  e responsabile del settore Libera Memoria – si inserisce nel solco già tracciato a partire dal 21 marzo del 1996, un primo giorno di primavera in cui abbiamo per la prima volta ricordato i nostri cari in piazza del Campidoglio a Roma. Sono trascorsi 22 anni ma l’emozione profonda che accompagna la preparazione delle iniziative organizzate per il 21 marzo è intatta, anzi con il tempo è diventata sempre più consapevole. Siamo anche noi familiari delle vittime innocenti più consapevoli del nostro ruolo di cittadini che hanno vissuto sulla propria pelle la violenza mafiosa. Abbiamo attraversato il dolore della perdita, coscienti che quei colpi di arma da fuoco, quelle esplosioni micidiali, hanno ucciso i nostri cari ma anche una parte di noi che non tornerà più. Eppure, proprio da questo dolore, così profondo e tangibile, abbiamo tratto la forza di reagire, trasformandolo in impegno. Abbiamo raccontato le storie dei nostri cari e quelle storie sono diventate parte integrante della storia dei nostri territori. Da oggi questo percorso può diventare ancora più incisivo perché il riconoscimento istituzionale della Giornata della Memoria e dell’Impegno può e deve permettere al nostro Paese di risvegliarsi, il primo giorno di primavera, ogni anno con la speranza sempre più forte che il mondo può cambiare, che le mafie possono essere sconfitte, fuori da ogni retorica e fermi al nostro non volere mere celebrazioni per i nostri cari. Lo dobbiamo alle nostre vittime. Lo dobbiamo a noi stessi».

 

♦ Il 21 marzo a Locri e in 4000 luoghi d’Italia

“Luoghi di speranza, testimoni di bellezza” è il tema che accompagnerà la giornata, la cui “piazza” principale sarà Locri, ma che si svolgerà, simultaneamente, in oltre 4000 luoghi diffusi in ogni parte d’Italia e in alcuni luoghi dell’Europa e dell’ America Latina, dove la Giornata verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime con momenti di riflessione e approfondimento.

Anche nella comunità cristiana, nei gruppi presenti in parrocchia, in associazioni che orbitano nell’ambito ecclesiale o meno, sarebbe bello e opportuno promuovere una semplice celebrazione anche con la sola lettura dei nomi che sono state vittime innocenti della criminalità mafiosa. Un modo concreto e significativo, nel primo giorno di primavera, di risvegliare la memoria e la vita.

Informazioni, nomi e materiale:  >>>>>>>  http://www.memoriaeimpegno.it/21-marzo/

Oppure >  don Giorgio: 3402220456

♦ Intenzione di preghiera per domenica 19 marzo, alla vigilia della giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

“Alla Chiesa chiediamo che non rinunci al suo ruolo profetico, affinché gli strumenti della denuncia e dell’annuncio si concretizzino nella capacità di produrre nuova coscienza nel segno della giustizia, della solidarietà, dei valori etici e civili.”

Queste parole di don Beppe Diana, prete ucciso dalla Camorra il 19 marzo 1994, ci scuotono alla vigilia del 21 marzo, giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Affinché come comunità cristiane sappiamo dire parole chiare nel ricordo di tante vittime innocenti, ma soprattutto sappiamo agire nel concreto impegno per la giustizia, il bene comune e la dignità di ogni persona umana, in tutti gli ambiti della nostra vita, preghiamo.