Omelia 14.ma t.o. A del 09.7.2017

 

Noi apparteniamo a Cristo fin dal Battesimo: ce lo dice S. Paolo nella 2.a lettura. Nel Battesimo abbiamo ricevuto lo Spirito di Cristo, per questo gli apparteniamo.

Può nascere una reazione dentro di noi: io non voglio appartenere a nessuno, voglio essere libero, voglio decidere a modo mio senza suggerimenti o imposizioni. E’ vero che c’è questa esigenza dentro di noi, è vero che Dio ci ha fatti liberi, ma non siamo onnipotenti, dobbiamo fare i conti con la nostra realtà umana che è limitata. E allora più che pretendere la libertà, dobbiamo imboccare la strada della verità:

siamo creature, la nostra vita dipende, non ci apparteniamo.

Non dobbiamo alzare troppo la testa, dobbiamo cavalcare anche noi un asino: confrontiamo il nostro atteggiamento quando siamo al volante in autostrada … e immaginate di essere in sella ad un mulo.

Non dobbiamo neppure deprimerci quando siamo stanchi e affaticati: ci accorgiamo di non farcela da soli e allora è il momento di pensare che apparteniamo a Qualcuno.

“ Venite a me voi tutti che siete stanchi e affaticati e io vi ristorerò”

“ Imparate da me che sono mite e umile di cuore”.