Omelia 3.a di Pasqua A 30.04.2017

Con la morte di Gesù se ne sono andate tutte le speranze; gli Apostoli sono chiusi nel cenacolo, altri ritornano al loro paese sfiduciati, le donne vanno alla tomba per completare la sepoltura.
Ma c’è una realtà ancora da scoprire: la pietra del sepolcro è rotolata via, la Maddalena incontra il giardiniere, i due discepoli sulla strada di Emmaus trovano un compagno di viaggio, Tommaso non crede alla testimonianza dei dieci.
Ed ecco si aprono i loro occhi: Colui che hanno conosciuto per le strade della Galilea, che è stato condannato e ucciso crocifisso, è ancora vivo!
Come si aprono i loro occhi, come riconoscono questa nuova realtà incredibile:
1 – Gli Apostoli stanno ancora insieme: a porte chiuse c’è una nuova presenza
2 – La Maddalena si sente chiamare per nome
3 – Tommaso è invitato a toccare le piaghe
4 – I due di Emmaus si entusiasmano ascoltando la spiegazione delle Scritture
5 – Il gesto familiare dello spezzare il pane non lascia più dubbi
6 – La notizia deve essere diffusa: gli Apostoli ricevono l’incarico.
Tutto questo viviamo alla domenica partecipando all’Eucaristia. Ci troviamo insieme, siamo chiamati per nome, ascoltiamo le Scritture, mangiamo il pane spezzato, riceviamo il mandato.
C’è tutto il necessario per aprire gli occhi e riconoscerLo.