Omelia 3^ quaresima 2017

Omelia  3^ quaresima A     19.03.2017

Il popolo ebreo nel deserto, dopo il passaggio del Mar Rosso, soffre la sete; se la prende con Mosè, vorrebbe tornare in schiavitù piuttosto di soffrire la sete con la probabilità di morire nel deserto; mette alla prova Dio, provocandolo: ‘Il Signore è in mezzo a noi si o no? Si rende conto che soffriamo la sete e stiamo morendo?”.

Anche la donna al pozzo di Giacobbe, ha sete.

Anche Gesù in quel mezzogiorno torrido, stanco, desidera acqua.

Però la risposta di Dio al popolo assetato nel deserto, è diversa dalla risposta che Dio dà alla Samaritana al pozzo. Dio risponde al popolo, nonostante la provocazione, concedendo l’acqua dalla roccia dissetandolo dal bisogno fisico; alla samaritana invece risponde offrendole un’altra acqua: l’acqua del pozzo è solo una figura, una occasione per  cogliere il bisogno ben più profondo del cuore della donna. E’ l’acqua viva.

E’ il bisogno di Dio, di un rapporto personale con Dio, di sentirsi amata e di amare Dio; di riconoscere sì il Dio da adorare, da cui dipendere, il Dio da celebrare in un tempio con riti e cerimonie,  ma un Dio con cui rapportarsi in spirito e verità.

Il Battesimo, che siamo chiamati a rinnovare in questa prossima Pasqua,  è l’incontro con Gesù al pozzo. Dio ci ha detto per mezzo di S.Paolo nella II^ letttura  “ … l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito santo … “.  Avevamo bisogno di Dio, avevamo sete di Dio, abbiamo chiesto  per mezzo dei genitori a Gesù seduto sul pozzo del fonte battesimale ‘ Dammi da bere ‘.

                                    E Gesù ci ha dato la sua acqua viva

Ha iniziato in noi un rapporto filiale con il Padre e ci ha permesso di adorare Dio in spirito e verità.