Omelia 30 ma. anno A del 29.10.2017

“Non molesterai il forestiero … ; non maltratterai la vedova …; se tu presti denaro … non imporgli alcun interesse” ! Sono parola di Dio nell’Antico Testamento.

Mi domando: c’è proprio bisogno di ricorrere alla legge dell’Antico Testamento per capire che AMARE è la cosa più importante nella vita? Quante volte ce lo dobbiamo far ripetere? Non bastano tremila anni ?  E’ così dura, ostica questa parola, da doverla richiamare continuamete?

Eppure è un bisogno radicato nel cuore di ogni persona, è ciò che dà senso alla nostra vita. Una vita senza amore è inconcepibile.  AMARE ed ESSERE AMATO è come l’aria per i polmoni.

IL Figlio di Dio si è fatto uomo per gridare al mondo che la vita è AMORE e soltanto AMORE; non  ha perso solo la voce  per insegnare e predicare; ha esaurito la sua vita per dirci che cos’è l’amore. Eppure c’è chi non capisce e ritiene che l’osservanza della legge e dei precetti sia l’unica regola di vita e che l’attenzione a se stessi sia la norma suprema ignorando il prossimo.

Se ce ne fosse bisogno, citiamo le parole del Santo Papa Woitjla ai sacerdoti e Vescovi: “ … la nostra programmazione pastorale non potrà non ispirarsi al comandamento nuovo ‘ Come io vi ho amato così amatevi anche voi gli uni gli altri ‘ … tante cose saranno necessarie per il cammino storico della Chiesa, ma se mancherà la carità tutto sarà inutile … la CARITA’ è davvero il cuore della Chiesa. “

Una piccola esperienza personale: Sto tornando da una visita ad un ammalato al quale avevo portato l’Eucaristia. Mentre faccio manovra per entrare in  garage mi accorgo che un’auto in sosta mi impedisce il passaggio. Suono il clacson nervosamente. Non presentandosi nessuno, decido di cercare la persona e di farmi valere.  Apro la portiera un po’ seccato.  Mi fermo subito: vicino al marciapiede un ciclista sta riparando la sua bicicletta aiutato con pazienza e attenzione da un passante.  Il Signore mi ha messo davanti al vivo la lezione del buon samaritano.