Omelia 32 ma. anno A del 12.11.2017

Incontrerò Dio!

posso restare indifferente, mi lascerò prendere dalla paura, me ne dimentico … Eppure: o mi incontro con Dio, o vado nel nulla.

Per incontrarsi col nulla non occorre nessuna preparazione, si può vivacchiare, lasciarsi andare, vivere delle emozioni momentanee.

Ma se mi incontrerò con Dio, voglio capire perché il Signore mi viene incontro, perché il Signore mi aspetta, voglio capire che scambio avverrà tra me e Lui, voglio capire che cosa faremo insieme, voglio poterlo guardare negli occhi.

Ogni giorno, ogni ora, ogni momento è un passo verso Lui: starò attento a quello che mi dice, non trascurerò i messaggi che Egli mi manda, alimenterò la lampada con l’olio e ne avrò di riserva per illuminare la strada della sua venuta, mi abituerò a riconoscere le  visite quotidiane di Lui presente in ogni persona e in ogni avvenimento.

Dio è presente nella vita di ogni giorno , nelle programmazioni aziendali, nelle ricerche di laboratorio, nelle esplorazioni spaziali, nella economia familiare, nelle aule di scuola, nei cantieri e nei campi di lavoro e presso i fornelli di cucina: non è tutto nelle nostre mani, c’è lui presente e dobbiamo alimentare la fede in questa presenza che è l’anticipo del nostro incontro definitivo con lui. Non è una eventualità, non può essere un incontro casuale, non posso dire ‘non me lo sarei mai aspettato’ come un incidente di percorso o la scoperta di un furto per cui si fa l’assicurazione.

Questi giorni  che ci avvicinano sempre di più a Lui devono essere investiti nell’amore, perché ci incontreremo con l’Amore. La riserva di olio per la lampada equivale all’amore con il quale rispondiamo all’AMORE

Vieni Signore Gesù!