Omelia 24 anno A t.o.17.09.2017

 

 

Nel Vangelo ritorna ancora Pietro: ricordate Pietro che cammina sulle acque e si merita il rimprovero di Gesù ‘uomo di poca fede’; e Pietro che a nome di tutti chiama Gesù ‘… il Cristo il figlio di Dio vivente’; e ancora Pietro dopo la tempesta in mare ‘Allontanati Gesù che sono peccatore’. E ancora lui che vuole distogliere Gesù dalla prossima passione e si sente chiamare ‘satana’ dal maestro. Adesso Pietro sulla legge del perdono vorrebbe mettere dei limiti e chiede a Gesù: quante volte? Ci sarà una buona volta la possibilità di rivalermi.

E Gesù risponde con una parabola: un padrone volle “fare i conti” ed ha scoperto che un dipendente era in debito. Tutto parte dal fatto che si vogliono fare i conti.

La nostra testa è piena di conti: non parliamo dei conti in bottega, o di quelli in banca o dei conti di casa, facciamo i conti anche con le persone: ci accorgiamo  che bisogna difendersi dai forti e prepotenti, che bisogna reagire di fronte a chi vuole sfruttarci, di fronte a chi mi trascura e mi disprezza, mi offende e mi usa ingiustizia. I conti devono tornare; dobbiamo farci rispettare. E’ il concetto che abbiamo di noi stessi che determina il nostro comportamento: se il torto è sempre degli altri  adotterò tutte le misure per far valere la mia ragione. Il debitore della parabola sa di aver sbagliato, ma non è toccato minimamente dal comportamento del padrone; non lo ringrazia del condono, ma non fa tesoro dell’esempio ricevuto per mantenere un buon rapporto col suo compagno.

In fondo Gesù ci dice che dobbiamo vedere il prossimo con gli occhi di Dio, conquistare  chi ci fa del male amandolo, vendicare i torti con l’amore, ricambiare l’offesa con qualcosa di più grande, di più prezioso.

Nel libro del Siracide si parla della vendetta di Dio: Dio si rivale amando! Azzeriamo i nostri conti per poter stare accanto al fratello diffondendo la pace, la concordia, la non-violenza, la collaborazione. Portiamo i nostri conti a zero e anche a sotto-zero pur di conservare la buona armonia con tutti.