Omelia anno B – 21 t.o. 26.08.2018

Prestiamo attenzione alla affermazione dei discepoli: ‘ Questo linguaggio è duro … ’ riferito all’invito di Gesù di mangiare la sua carne. I Farisei diranno che Gesù bestemmia quando dichiara di essere Figlio di Dio.

Gesù ha sempre trovato resistenza di fronte alle sue affermazioni. Facciamo anche noi resistenza ad ogni suo invito. Quando mai è stato tenero-facile ciò che ha detto Gesù?

Va’, vendi quello che hai, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi

Prendi la tua croce ogni giorno

Siate sottomessi gli uni gli altri nel timore di Cristo

Siate misericordiosi come il Padre vostro che è nei cieli  ….

Distruggete questo tempio e in tre giorni lo ricostruirò

Sono alcuni stralci del Vangelo che ci dimostrano quanto è duro il linguaggio di Gesù sulla povertà, sulla croce, sull’obbedienza, sul perdono, sulla fede nella Risurrezione.

Andremo in cerca allora di ciò che è facile-tenero-morbido-comodo? Scegliete oggi chi volete servire; anche voi volete andarvene? La risposta del popolo di Israele a Josuè “Vogliamo servire il Signore”; la risposta di Pietro “ Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Allora per sciogliere la durezza, per rendere possibile ciò che è difficile, bisogna cominciare dalla parola, bisogna credere che la parola è spirito e vita.

Chi mangia la mia carne … ha la vita eterna . La Parola ci farà venire la fame della sua carne.