Omelia anno B III°Quaresima 04.03.2018

Io mi sono incantato di fronte alla parola ‘rovesciò’

       ‘gettò a terra il denaro e ne rovesciò i banchi’.

Mi sono incantato perché ho letto ‘risuscitò’ invece di rovesciò; ed è stato uno sbaglio illuminante perché collegando i due gesti di Gesù ho capito subito che ‘quel rovesciò i banchi …’ aveva a che fare con la Pasqua quando Gesù rovesciò la pietra dal sepolcro e risuscitò.

Ma Gesù rovesciò non solo i banchi dei cambiavalute nel tempio, non solo la pietra del sepolcro, ma anche la vecchia legge, l’Antica Alleanza.

Abbiamo ascoltato nella prima lettura i dieci comandamenti: sono la legge naturale, la legge della coscienza che rimane alla base della vita dell’uomo, ma è pur sempre una legge minima, nata comunque anch’essa in un contesto pasquale “ Io sono Dio … che ti ho fatto uscire” dalla schiavitù, ho rovesciato i carri del faraone sulla via aperta nel mar Rosso. Gesù è venuto a girar pagina della legge antica e sul rovescio ci ha scritto la legge nuova, quella dello Spirito.

Abbiamo ascoltato nella prima lettura: “Noi predichiamo Cristo crocifisso  … potenza di Dio e sapienza di Dio”: nuova ed eterna alleanza.

Riassumendo:

  • Gesù ha rovesciato i banchi dei mercanti del tempio
  • Gesù ha rovesciato la pietra del sepolcro
  • Gesù  ha superato la legge antica;

ma continua a rovesciare. La sua parola ha qualcosa da dire sul nostro modo di varcare le soglie del tempio, di partecipare ai riti, ai sacramenti. Provate pensare ai battesimi, ai matrimoni in chiesa, alle Prime Comunioni, Cresime, ai funerali, al nostro modo di stare in chiesa: può essere solo esteriorità, apparenza, interesse. Nella casa del Padre mio – ci dice Gesù – si viene per stare in rapporto con Lui.

Gesù ricostruisce in tre giorni il  suo corpo che è stato distrutto; Gesù con i sacramenti ricostruisce in noi il suo tempio, viene ad abitarci e non vuole che sia profanato; Gesù vi instaura una legge nuova di vita,  non più impostata sui divieti, ma improntata  sul rapporto di amore, sulla beatitudine.