Omelia anno B Penetecoste 20 Maggio 2018

Quando vogliamo capire una realtà spesso ricorriamo al suo contrario.  Proviamo fare lo stesso con lo Spirito Santo di cui oggi ricorre la discesa sugli Apostoli riuniti nel cenacolo.

Il contrario dello spirito potrebbe essere la materia – spirito e materia ; la materia è composta, non è semplice, si può dividere. Ma potremmo considerare il contrario dello spirito l’egoismo: che cosa fa l’egoismo? Ci chiude in noi stessi, ci separa dagli altri, crea divisioni, lotte, discordie, proprio come la materia che si divide.

Quando la Bibbia racconta il peccato della torre di Babele, ci dà l’immagine di ciò che avviene quando manca lo Spirito di Dio: indipendenza da Dio, incomprensioni reciproche.

Gesù invece ci manda il suo dono: abbiamo parlato prima della discesa dello Spirito sugli Apostoli e Maria: più che discesa che ci fa venire in mente la pioggia, parliamo di DONO: Lui e il Padre ci mandano il DONO per dirci che siamo creati perché ci facciamo il DONO reciproco di stare uniti, di amarci, per formare una umanità vera che collabora, che usa comprensione, che si aiuta e fa famiglia.

Ma da dove viene il dono? Quando facciamo un dono-regalo apriamo il portafoglio e andiamo a comprarlo: è frutto di una nostra rinuncia. Lo Spirito è il DONO che ci viene dalla croce sulla quale Gesù è stato crocifisso. E Gesù apre le braccia e ci dice: Vi do tutto quello che ho, lo pago io. Dal suo dolore conosciamo lo Spirito.  Nell’ultimo momento della sua vita Gesù dice “ Padre nelle tue mani consegno il mio spirito. E detto questo spirò”.  Non è l’atto estremo di una vita che si spegne, un atto involontario, ma è un lasciare uscire il suo spirito, perché venga donato e si diffonda.

Questo è il dono! E’ l’amore, è ciò che di più semplice ci sia, non è come la materia che si frantuma.  E’ vero che apparvero lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno degli apostoli, ma tutti furono pieni di Spirito Santo e parlavano in modo che tutti li comprendevano. Lo Spirito lo raffiguriamo con una colomba dalle ali aperte. Lo Spirito è l’Amore aperto perché tutti siano uniti come il Padre è con il Figlio nello Spirito.