Omelia anno C – Veglia Pasquale . 20.04.2019

Abbiamo contemplato Cristo nella passione e sulla Croce fino a ieri sera: Uomo che patisce con gli uomini, che si è fatto carico delle vicende umane.

Qualcuno potrà dire: son stanco di vedere il crocifisso, di parlare di torture, di sofferenze … perché opprimerci ancora con la storia di un innocente condannato al patibolo?

Questa sera ci viene data la risposta: quell’uomo dei dolori che ha portato su di sé i dolori e i peccati dell’umanità oggi vince, risorgendo. La sua risurrezione è la risposta a tutto il dolore del mondo. La croce rimane sullo sfondo: in primo piano questa sera ci sono altri segni eloquenti:

IL FUOCO, LA LUCE, LA PAROLA, L’ACQUA, IL PANE

E’ SEMPRE CRISTO, non più uomo dei dolori sulla croce, ma FUOCO che illumina e dà calore e vita, è PAROLA  che annuncia la vittoria, è ACQUA che rigenera e purifica, è PANE che nutre e fa crescere. E’ sempre lui la risposta; l’uomo ha bisogno di questa risposta nuova ai suoi interrogativi: CRISTO !!!

Non sono le cose materiali che rispondono all’uomo: l’uomo ha bisogno di rinascere, ha bisogno di essere richiamato alla vita, di essere ricreato.  Il battesimo è un tuffo in questa speranza di vita nuova: crediamo in Dio Creatore, nel Figlio che ci ha redenti, nello Spirito che ci unisce nella Chiesa e promettiamo di rinunciare a tutto ciò che sa di morte.