Il dolore ci fa gridare, richiede sfogo e ci induce a cercare un rimedio; ricorriamo al medico perché vogliamo guarire al più presto.
Passato il dolore, nella convalescenza, potremmo chiederci: perché ho sofferto, che senso ha la sofferenza, da dove viene se nessuno la vuole? Che cosa ne faccio della sofferenza? La disprezzo, la maledico, la rifiuto? Oppure convivo, la accetto, la dono?
Gesù l’ha accettata e l’ha donata, la ha offerta al Padre. Con il dolore Gesù si è presentato al Padre per intercedere a nostro favore, ha offerto se stesso a Dio nell’angoscia per ottenerci la salvezza.
Gesù è vittima, ma anche sacerdote e si offre al Padre. Il dolore ci dà l’occasione di unirci a lui per offrire al Padre il suo e il nostro sacrificio.