Omelia domenica 31^ t.o. C -30 Ottobre 2016

La polvere non fa oscillare il piatto della bilancia; la povere è impercettibile; però per la donna che ama la pulizia della casa, la polvere dà fastidio, è disprezzata e non si vede l’ora di toglierla. Per Dio “ tutto il mondo è come polvere, impercettibile!”, ma non è tanto sgradevole da essere eliminata. “Tu Dio ami le cose esistenti e nulla disprezzi … perché tutto è uscito dalle tue mani … hai compassione di tutti”. In ogni cosa, e di più in ogni persona, c’è la tua immagine; “ il tuo spirito è in tutte le cose”. La categoria dei pubblicani o dei samaritani poteva essere considerata alla stregua della polvere, oggetto di disprezzo come gente di scarto, che vive ai margini. Dio non è parziale, non fa preferenze, né disprezza, non ha pregiudizi: Egli ha messo il suo spirito in tutte le cose e in ogni persona. Zaccheo sotto la polvere del suo mestiere nascondeva il desiderio di vedere Gesù. E Zaccheo si incontra con Gesù e lo ospita tra i suoi amici.