Omelia domenica II^ Avvento – 4 Dicembre 2016

Il  Signore vuol oggi farci aprire gli occhi su qualcosa che desideriamo, che c’è già ma che non riusciamo a riconoscere. Chi non desidera un mondo di pace, di giustizia, di sicurezza, di serenità e gioia, di amore?

E’ il mondo di Dio come lo descrive il profeta Isaia (1^ lett.):

la saggezza del Signore riempirà il paese

come le acque ricoprono il mare

Sul germoglio di  Jesse  si  poserà lo Spirito del Signore.

Il regno dei cieli è alle porte – dice Giovanni Battista

Ciò che desideri c’è già, basta aprire le porte, preparare le strade. Se vi incontrate con il Signore, avete già il Regno dei cieli. Non sentite che vi parla, che vi raduna per stare insieme a Lui, che vi invita al banchetto del  Regno?  Come possiamo  essere religiosi senza aprire gli occhi sul mondo nuovo che Egli ha portato?

Vieni, Signore, re di giustizia e di pace!

Ma il Signore ci dice anche che  ‘ la scure è posta alla radice degli alberi’ se il nostro cuore non sarà pronto ad accogliere il Signore che viene. Non senti te  che il Signore c’è in ogni avvenimento, in ogni occasione, in ogni persona che incontrate?

“Ogni albero che non produce frutti buoni, viene tagliato …”: frutto buono è accoglierci gli uni gli altri come Cristo accolse noi (S. Paolo nella seconda lettura). L’albero crescerà rigoglioso, le strade saranno spianate dalla misericordia e dalla mitezza e si instaurerà il Regno della verità, della giustizia e della pace.