OMELIA III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO C 23 GENNAIO 2022

PRIMA LETTURA

Ne 8,2-4.5-6.8-10

VANGELO

Lc 1,1-4; 4,14-21

 

La liturgia di questa domenica sembra voler rispondere ad una precisa domanda: che cos’è il cristianesimo…? In che cosa consiste l’essenza della fede cristiana…?

Dall’incipit che Luca da al suo vangelo comprendiamo che per capire che cosa sia la fede cristiana, dobbiamo entrare nella categoria di EVENTO…

l’evento cioè a un fatto che si è verificato nella storia…un fatto significativo che tocca e interpella il nostro presente…

1) Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch’io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato..

La nostra storia è lo spazio del nostro incontro con Dio: qui avviene l’incontro…qui accade l’evento…qui si ripete, qui accade ciò che accadde al popolo di Israele mentre ascoltava la lettura del libro della legge…Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge…ascoltavano le parole della legge, del testo sacro e la potenza di questa parola, suscitava il pianto, la commozione interiore…

La S.Scrittura ci consegna un evento, un incontro, una esperienza… Un evento che celebrando si rivitalizza, si rende presente…

La celebrazione pone in atto l’evento….

Sta a noi scegliere di lasciarci coinvolgere… a volte questo incontro ci travolge…

La potenza di questa parola travolge la vita e l’esistenza di quanti si espongono all’ascolto..Paolo di Tarso, Antonio il grande, Francesco d’Assisi…charles Peghy…De Foucould…Guardini stesso…

2) C’è poi la seconda parte del Vangelo…Luca ci consegna non solo la testimonianza circa Gesù, ma la sua auto-coscienza: ciò che Lui sa di essere

“Oggi si è adempiuta questa parola che voi avete udito con i vostri orecchi”…

Lui è l’adempimento, il compimento di quella Parola…

Gesù comprende se stesso, come uomo e come messia nel confronto con la S.Scrittura celebrata nella sinagoga di Nazaret in un contesto rituale e cultuale…

Si trovava all’interno della sinagoga…

Si alzò a leggere…

Gli fu dato il rotolo profeta Isaia…

Lo lesse e poi iniziò il suo commento… Tutte sequenze rituali…

Il celebrare la Parola pone in atto l’evento – Non si può prescindere da questo…

Non c’è paragone con la lettura privata

( che pure è importante )… Ciò che avviene in quel memento a Nazaret non è nemmeno una catechesi di gruppo…un centro di ascolto dove non c’è autorità di parola…dove si parla della/sulla Parola

Ciò che avviene a Nazaret è una celebrazione…dove la Sacra Scrittura diventa evento…Parola di Dio…dove il soggetto primo è la Parola stessa…

Questo è passaggio fondamentale per la maturazione della fede…

Questo “oggi” … raggiunge ciascuno di noi…

Oggi Gesù di Nazaret nella celebrazione liturgica che stiamo vivendo ci pone difronte alla sua identità, invitandoci a fare esperienza di Lui, attraverso la sua Parola e nella sua Chiesa…

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”.

Oggi questo annuncio è rivolto a noi…ciascuno è invitato a fare esperienza di lui…è questo il dono più grande…dove trova fondamento la nostra speranza.