OMELIA IV DOMENICA TEMPO ORD. C 30 GENNAIO 2022

Dalla meraviglia, dallo stupore all’odio…è la sorte dei profeti.

 

1) È il destino di Gesù…è di tutti coloro che lo seguiranno nella storia…

Dio ci chiama a testimoniarlo dentro alle circostanze faticose e impegnative della vita…proprio li dove incontriamo difficoltà e opposizione lì siamo chiamati a testimoniare l’incontro con Gesù…

Dire Gesù con tutte le forze, con la voce e con la vita, con la parola e con le opere…questo è ciò che deve fare la Chiesa di oggi e di sempre…

Annunciare la parola del vangelo e al tempo stesso reggere all’urto e alla critica aggressiva della cultura di oggi che non vuole averne a che fare con Dio…che vuole cancellare i segni di Dio dalla vita pubblica…che vuole rendere il rapporto con Dio, questione privata, nascosta, quasi insignificante…

Come credenti siamo anche noi nella stessa condizione di Gesù: siamo posti tra il mandato di Dio e l’ostilità del mondo…

È proprio a noi oggi, tentati di scoraggiamento, che il Signore dice, ciò che ha detto al profeta Geremia:

“Tu, dunque, cingiti i fianchi,

alzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò;

non spaventarti alla loro vista,

altrimenti ti farò temere davanti a loro.

Ed ecco oggi io faccio di te

come una fortezza,

come un muro di bronzo

contro tutto il paese,

contro i re di Giuda e i suoi capi,

contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.

Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno,

perché io sono con te per salvarti”.

Come deve essere un cristiano oggi ? Come è chiamato a vivere la propria fede ?

Qualche anno fa, precisamente nel giorno dell’Epifania del Signore, Papa Benedetto XVI ebbe a dire, rivolgendosi ai nuovi vescovi che stava per ordinare:

”  Chi vive e annuncia la fede della Chiesa, in molti punti non è conforme alle opinioni dominanti proprio anche nel nostro tempo. L’agnosticismo oggi largamente imperante ha i suoi dogmi ed è estremamente intollerante nei confronti di tutto ciò che lo mette in questione e mette in questione i suoi criteri. Perciò, il coraggio di contraddire gli orientamenti dominanti è oggi particolarmente pressante per un (cristiano) Vescovo. Egli dev’essere valoroso. E tale valore o fortezza non consiste nel colpire con violenza, nell’aggressività, ma nel lasciarsi colpire e nel tenere testa ai criteri delle opinioni dominanti. Il coraggio di restare fermamente con la verità è inevitabilmente richiesto a coloro che il Signore manda come agnelli in mezzo ai lupi. “Chi teme il Signore non ha paura di nulla”, dice il Siracide (34,16). Il timore di Dio libera dal timore degli uomini. Rende liberi!”

È questo ciò che chiediamo al Signore oggi: non l’omologazione culturale, ma la fermezza e la fortezza nella fede.

2) c’è un altro aspetto da cogliere: la fatica degli abitanti di Nazaret nel riconoscere Gesù come Messia, come Cristo…

la troppa familiarità con Gesù impedì loro di cogliere la novità della manifestazione di Dio…

L’umanità di Gesù impedì loro di cogliere la divinità di Gesù

I tratti umani di Gesù sono la via della manifestazione di Dio…attraverso la compassione di Gesù ci viene svelato il mistero di Dio.

Ci aiuti il Signore a riconoscere nell’ umanità di Gesù il luogo della manifestazione del mistero di Dio.