OMELIA S.SPINA 2006

 

Non possiamo fermarci alla reliquia!

E’ vero. Essa stimola la nostra fede, ci fa pensare a Gesù incoronato di spine; venerandola abbiamo fiducia di ottenere grazie….

Ma non possiamo fermarci alla reliquia! Perchè dico questo?

Perchè la S.Spina è legata alla Passione di Gesù, e la Passione di Gesù è un passaggio verso la Risurrezione, verso la Pasqua. La S.Spina allora diventa come il dito indice puntato verso la PASQUA…

         PER QUESTO DICEVO DI NON FERMARCI ALLA RELIQUIA.

 

Se la S.Spina ci indica la Pasqua, allora anche la nostra devozione alla reliquia deve puntare a farci risorgere, a desiderare una vita più cristiana, più assomigliante a quella di Gesù.

La S.Spina sta al posto dei dolori di Gesù: dobbiamo essere devoti dei dolori e della passione di Gesù, pensando però che la Passione porta alla Risurrezione. Così anche ogni nostro dolore, unito al dolore di Gesù, deve puntare verso la vita nuova, verso la Risurrezione, verso la Pasqua; ogni nostro dolore è per assomigliare a Gesù, è per conoscere meglio Gesù: E se conosceremo Gesù, PASSEREMO DALLA PASSIONE ALLA RISURREZIONE, pur desiderando di essere liberati dal dolore.

 

Anche la nostra Comunità ha passato momenti difficili la scorsa primavera: non dobbiamo lasciarli passare inutilmente. Sono come la S.Spina: un indice puntato verso una vita nuova, verso un maggior rispetto reciproco, una maggior collaborazione e unità.

La corona di spine è stata inventata per deridere la verità; la nostra devozione alla S.SPINA deve prendere una direzione diversa: quella del rispetto della verità, del rispetto della persona, qualsiasi possa essere il progetto da perseguire.

 

                                               Omelia 24^ domenica t.o.’B’

 

Che cosa si dice di me? Domanda Gesù. “Tu sei il Cristo!” è la risposta di Pietro.

Che si sia reso conto, Pietro, di che cosa ha detto? Evidentemente NO, se poi Gesù lo ha chiamato ‘satana’.

E allora Gesù “cominciò ad insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire…”

Perchè “ doveva”? E’ stato forse obbligato a patire?: Gesù ha scelto liberamente di patire, ma “doveva” perchè era stabilito così, c’era un progetto già annunciato ed Egli ha aderito volontariamente a quel progetto: il Messia sarebbe stato l’uomo dei dolori.

 

Tutto questo noi abbiamo cercato di celebrarlo nella processione della S.SPINA: abbiamo sentito le profezie di Isaia che preannunciava l’uomo giusto perseguitato; abbiamo sentito Gesù stesso che dice di essere venuto non per essere servito, ma per servire e dare la vita, abbiamo contemplato Gesù coronato di spine, insultato, crocifisso…. Pietro cerca di distogliere Gesù dalla volontà-progetto del Padre; Giacomo e Giovanni seguono Gesù sperando posti di onore (anche la Chiesa è tentata di avere la sua parte di potere tra le potenze umane…). Si celebra, ma non si vive.

Abbiamo celebrato! Ma non basta

Gesù ci ha dato l’occasione nei mesi scorsi di vivere, prima ancora di celebrare nella festa della S.SPINA, DI VIVERE COME HA VISSUTO LUI nel progetto del Padre: anche per noi vale quel “doveva”: era nel progetto di Dio che noi fossimo oggetto di accuse, di denunce, che si fossero presi provvedimenti verso di noi come se fossimo stati cattivi amministratori…

Gesù ce l’ha detto:”doveva” essere così: era nel progetto di Dio. Accettiamo, Signore, questo tuo progetto.

Don Giovanni Battista

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