«Signore sono pochi coloro che si salvano ?»…
È una domanda interessante ma posta in modo errato: la salvezza non è scelta prestabilita da Dio ma dipende dalla nostra libera risposta al suo amore…
– l’interlocutore di Gesù avrebbe dovuto chiedersi: voglio essere salvato ?… gli uomini di oggi vogliono essere salvati ? O sono i salvatori di se stessi…il Dio di se stessi ?…
Che cosa significa essere salvati ?
Significa ri-avere, avere nuovamente la possibilità di vivere…ritornare a vivere… una vita diversa, alternativa, nuova…
– poiché Dio ti ama…ti soccorre, ti raggiunge là dove ti trovi…ti afferra con la sua mano…e ti riporta in vita…
– la salvezza di Dio pone in atto tre movimenti
1) il punto di partenza è l’amore di Dio, che precede ogni nostra risposta
Proprio perché Dio ci ama, interviene nella nostra vita…
2) la liberazione dal male: la passione, morte e risurrezione del Signore Gesù Cristo…costituiscono il grande atto di sconfitta del male e del peccato…xé Lui si sostituisce a noi, supplisce la nostra incapacità di risposta…
( questo avviene attraverso il perdono dei peccati) e…
3) il dono della vita divina e immortale
La sua stessa vita… Lavati, purificati e rivestiti di luce immortale…il dono della veste bianca: ti sei rivestito di Cristo…
«Signore, sono pochi quelli che si salvano?»…
Non è Dio che ha stabilito a priori quanti saranno salvati…ma ognuno sarà salvato in forza della sua libera risposta di amore…in forza del suo impegno nel corrispondere al dono di Dio…
Il dono di Dio è per tutti… e tra questi tutti ci stanno coloro che lo hanno cercato…amato e hanno tentato, sebbene con i loro limiti,
di corrispondere al suo amore…ma non tutti rispondono allo stesso modo…
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio…
Qui non ci sanno più distinzioni di razze, popoli, culture e lingue… Perché ciò che farà la differenza sarà la misura dell’amore…la capacità di amare… Saremo grandi davanti a Dio tanto quanto avremo amato…