OMELIA XXV DOMENICA PER ANNUM 17.09.2022

– Lc 16 “Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”…

La parabola narrata da Gesù è di fatto una metafora di ciò che avviene nella vita…

Quanto ci diamo da fare per costruire, comprare, possedere qualcosa…un terreno….una casa…un bene…e poi su quel bene applichiamo un aggettivo possessivo…mio…nostro..

…è difficile per noi pensare che ogni bene, tutti i beni ci sono dati in amministrazione, in uso più che in proprietà… ci sono affidati… ma di fatto poi dovremo riconsegnarli: rendimi conto della tua amministrazione.

In questo modo Gesù annuncia il momento del giudizio… Dio ci chiederà conto dei beni che ci ha affidati… dell’uso che ne abbiamo fatto in rapporto a noi e in rapporto ai poveri…perché il Signore ascolta il grido del povero…

– Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione?

– So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, perché ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua…

– l’amministratore applicò uno sconto sul debito…pur non avendo diritto di proprietà…

Tradotto in termini comprensibili, in che cosa consiste questo sconto sul debito ?

– consiste in un atteggiamento di misericordia verso il prossimo…

– quell’amministratore si dimostrò misericordioso verso i debitori del suo padrone…si dimostrò indulgente… Anche se la sua indulgenza non fu espressione del cuore ma del suo profitto, del suo interesse…comunque riuscì a fare del bene al prossimo…

– Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza…

Il padrone non loda la disonestà del suo amministratore ma la furbizia del suo gesto…ci invita ad imitare la sua scaltrezza: in che cosa consiste ?

Nell’essere misericordiosi col prossimo nel tempo della nostra vita terrena…

…nell’applicare sconti di misericordia finché possiamo e abbiamo tempo…

…perché troverà misericordia che avrà seminato misericordia…

La parabola tuttavia ci lascia con un po’ di perplessità, di amaro in bocca perché ?..l’amministratore ne uscì rafforzato ma colui che ne rimase danneggiato e derubato fu il Padrone… e questo non è secondo un criterio di giustizia distributiva… quella cha da a ciascuno il suo…

Forse potrebbe essere questa una immagine di Dio in quanto Padre misericordioso ?… un padre che preferisce perdere…rimetterci di suo… purché si affermi la cultura dell’amore, della tolleranza, della pazienza…della fraternità… forse il progetto di Dio è proprio questa fraternità universale motivata dall’amore…

Chiediamo al Signore di essere anche noi con la nostra pazienza e benevolenza a servizio di questo progetto di fraternità universale. Amen