OMELIE DELLA DOMENICA

Voglio essere sincero: sono 44 anni che conservo gli appunti delle mie prediche:

Il primo foglio manoscritto è dell’Epifania 1972. Li ho conservati soltanto perché è una mia abitudine, senza altra intenzione. E mi sono trovato con una raccolta considerevole, che praticamente si è fermata nel 2012. La tentazione di riutilizzare quelle omelie è stata invincibile: così 4 anni fa ho riletto quelle riflessioni e non le ho trovate per niente superate: le sto proponendo ogni domenica e risento con gioia quello che lo Spirito mi ha suggerito mentre approfondivo le letture con la meditazione e con la consultazione dei commenti biblici. Ogni sabato mattina dedicavo un paio d’ore: qualche volta la riflessione sorgeva spontanea, altre volte invece mi costava fatica e continuavo a cambiare posizione sulla sedia e a rimettere e riprendere la penna in mano correggendo la frase o disapprovando tutto il pensiero già scritto.

Non mi sono lasciato prendere dalla pigrizia! E’ che il sabato mattina lo devo dedicare alle confessioni e non trovo più la tranquillità di quando ero cappellano o vivevo da solo in parrocchia disponendo a mia scelta del tempo. Non credo neppure di venir meno al mio dovere di annunciare il Vangelo … Quando i documenti o gli interventi ufficiali della Chiesa lo richiedono, faccio le integrazioni necessarie; se nel frattempo ho maturato qualche approfondimento lo inserisco.

E poi prego lo Spirito che disponga gli animi degli ascoltatori a cogliere, al di là delle mie parole, quello che il Signore desidera.

Dicevo che non c’erano altre intenzioni … veramente me ne è sorta un’altra: quella di passare dagli appunti in fogli volanti a una raccolta più ordinata in una cartella di computer.

Don Giovanni Battista