DOMENICA 21 GENNAIO 2024 TEMPO ORDINARIO B

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre
Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece…
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L’invito che ci giunge dalla Parola di Dio è quello della conversione… “convertitevi e credere al Vangelo” (Mc 1, 14)
I cittadini di Ninive credettero a Dio… Dio vide le loro opere, che si erano convertiti e si ravvide… (Giona ss).
– Dio ci chiede la conversione: volgersi decisamente a Lui!
– Tornare a Lui…
La conversione è un processo continuo e ininterrotto… c’è una conversione iniziale, nel momento in cui decidiamo il nostro assenso di fede, il nostro sì a Dio, alla fede, alla Chiesa… questo sì, segna un salto di qualità, un passaggio fondamentale… dal sentire un messaggio indistinto… rivolto a tutti al messaggio per me…per la mia vita.
Questo ci fa prendere seriamente in mano il nostro battesimo e la nostra appartenga ecclesiale.
Ma c’è un processo di conversione che si attua quotidianamente, giorno dopo giorno: qui il volgerci a Dio, pensare secondo Dio e il vivere in Dio, si gioca nelle scelte di ogni giorno…nelle piccole scelte quotidiane… qui non siamo mai convertiti del tutto… c’è sempre un lavoro da fare…un discernimento da attuare…un’attenzione in più da avere… una fermezza di volontà da acquisire…

“Non chi dice Signore, Signore ma chi fa la volontà del Padre entrerà nel regno dei cieli”‘.

Convertirsi significa fare ciò che il Signore ci chiede… e ciò che lui ci chiede è deducibile nella sua Parola e nell’insegnamento profetico
della sua Chiesa…

Nel Vangelo ci è reso ancora più comprensibile ciò che significa conversione:
– seguire il Signore… camminare dietro a Lui, stare con Lui…
assimilare il suo pensiero… lasciare che il suo pensiero e i suoi sentimenti diventino il nostro pensiero e i nostri sentimenti.

Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono…

I discepoli, uomini semplici, lavoratori, uomini tra la gente, in mezzo a popolo, ebbero la prontezza e il coraggio di seguire
Gesù. ebbero l’intuizione della grazia di potersi fidare di Lui… ebbero il coraggio di rischiare, di osare un’altra strada di felicità e di realizzazione… ebbero io coraggio di spiccare il volo… di distaccarsi dai parametri della normalità per intraprendere l’avventura della sequela… del cammino dietro a Cristo.

Dietro al si della conversione si gioca la felicità della nostra vita…

La conversione è l’opera di Dio nella nostra vita è il suo entrare in noi e attraverso di noi, perché abbiamo vita in pienezza.
Voglia lo Spirito Santo ravvivare in ciascuno la grazia della conversione. Amen.