Domenica XXV° ma tempo Ordinario A Domenica 24 Settembre 2023

Che cosa ci vuole dire il Signore attraverso questi testi della S.Scrittura diventati la Sua Parola per noi oggi…?

Gesù ci sta svelando il mistero di Dio… Chi è Dio ?…
E’ un Dio che coinvolge, che esce, cerca operai, collaboratori per la sua vigna… perché questa vigna, che è l’umanità… gli sta a cuore…

Il Dio che ci viene rivelato da Gesù, è il Dio delle mediazioni umane…non agisce da solo, ma coinvolge, chiama, propone… tutti sono destinatari del suo invito…

Cinque volte nel corso della giornata, questo padrone è uscito… certo era preoccupato per la sua vigna… ma ancora di più sembra essere preoccupato per coloro che erano rimasti privi del lavoro… di sostentamento…

…al temine della giornata, l’attenzione e la sollecitudine del padrone non sarà tanto nella salvaguardia del suo capitale o della sua vigna… quanto nel dare garanzia di sussistenza ad ognuno dei suoi operai…

…è un padrone non tanto rivolto a se stesso ma agli operai, ai lavoratori che è riuscito a coinvolgere mandandoli nella vigna…

…vuole che ognuno abbia di che vivere, prova ne è il fatto che a tutti da la stessa paga…supera il concetto umano di giustizia retributiva… (ti do qualcosa se tu mi dai equamente qualcosa ) e applica di fatto una giustizia distributiva attenta a ripartizione giusta, equa tra tutti i membri della società…

…il Dio che ci rivela Gesù Cristo, è un Dio attento ad ognuno… ad ognuno vuole garantire ciò che gli è necessario per vivere.

Di contro alla scelta del padrone ci sta l’atteggiamento dei primi operai:

“Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”

…c’è un atteggiamento negativo presente nel cuore dei primi operai: l’invidia… segno della ferita del peccato originale… in-videre… vedere in modo distorto… avere un difetto nella vista, nella percezione della realtà.

Spesso facciamo l’errore di proiettare in Dio e su Dio, ciò che è propriamente nostro…la nostra immagine di giustizia sulla sua…

Dio è amore e l’amore trasforma tutto…anche il modo di applicare e vivere la giustizia e l’economia… anzi, agli occhi di Dio l’economia è a servizio dell’amore

Chiediamo al Signore che si compia questa parola nella nostra vita e nelle relazioni interpersonali, dentro e fuori della Chiesa.