Che cosa ci vuole dire il Signore attraverso questi testi della S.Scrittura diventati la Sua Parola per noi oggi…?
Gesù ci sta svelando il mistero di Dio… Chi è Dio ?…
E’ un Dio che coinvolge, che esce, cerca operai, collaboratori per la sua vigna… perché questa vigna, che è l’umanità… gli sta a cuore…
Il Dio che ci viene rivelato da Gesù, è il Dio delle mediazioni umane…non agisce da solo, ma coinvolge, chiama, propone… tutti sono destinatari del suo invito…
Cinque volte nel corso della giornata, questo padrone è uscito… certo era preoccupato per la sua vigna… ma ancora di più sembra essere preoccupato per coloro che erano rimasti privi del lavoro… di sostentamento…
…al temine della giornata, l’attenzione e la sollecitudine del padrone non sarà tanto nella salvaguardia del suo capitale o della sua vigna… quanto nel dare garanzia di sussistenza ad ognuno dei suoi operai…
…è un padrone non tanto rivolto a se stesso ma agli operai, ai lavoratori che è riuscito a coinvolgere mandandoli nella vigna…
…vuole che ognuno abbia di che vivere, prova ne è il fatto che a tutti da la stessa paga…supera il concetto umano di giustizia retributiva… (ti do qualcosa se tu mi dai equamente qualcosa ) e applica di fatto una giustizia distributiva attenta a ripartizione giusta, equa tra tutti i membri della società…
…il Dio che ci rivela Gesù Cristo, è un Dio attento ad ognuno… ad ognuno vuole garantire ciò che gli è necessario per vivere.
Di contro alla scelta del padrone ci sta l’atteggiamento dei primi operai:
“Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”
…c’è un atteggiamento negativo presente nel cuore dei primi operai: l’invidia… segno della ferita del peccato originale… in-videre… vedere in modo distorto… avere un difetto nella vista, nella percezione della realtà.
Spesso facciamo l’errore di proiettare in Dio e su Dio, ciò che è propriamente nostro…la nostra immagine di giustizia sulla sua…
Dio è amore e l’amore trasforma tutto…anche il modo di applicare e vivere la giustizia e l’economia… anzi, agli occhi di Dio l’economia è a servizio dell’amore
Chiediamo al Signore che si compia questa parola nella nostra vita e nelle relazioni interpersonali, dentro e fuori della Chiesa.