Vangelo Mt 22,1-14 (Forma breve Mt 22,1-10)
Il Signore ci ha parlato attraverso questi testi della S.Scrittura…
Ci sta parlando attraverso l’uso di una parabola…e l’immagine di un re che fece banchetto nuziale per il suo Figlio…
Gesù adopera delle metafore ma in realtà sta parlando di se stesso…
Quel Figlio è Lui… attraverso queste immagini ci sta aprendo il mistero del Regno, ci sta comunicando il sogno di Dio: “Fare di Cristo il cuore del mondo”…
quale sogno Dio ha nel suo cuore per l’umanità chiamata alla fede ?…
quello del più ampio e possibile coinvolgimento…”Fratelli tutti”… tutti invitati dall’unico padre intorno all’unica mensa…. Un grande banchetto…
Il sogno di Dio è un banchetto di nozze… desidera vederci partecipi alle nozze di suo Figlio… le nozze sono il segno di una alleanza, di un patto per la vita…esprimono la fiducia e l’amore tra i due contraenti…
Il Padre ci vuole partecipi del suo amore…
Il Padre ci vuole partecipi della festa per le nozze del suo figlio…
Il Padre ci vuole commensali al suo banchetto…
Ma questo invito del Padre incontra lo spazio della nostra libertà: possiamo dire di Sì oppure No…
Dio ci invita ad entrare nella sua festa ma la risposta è lasciata alla nostra libertà…Dio, propone non impone…
Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.
E’ Gesù che parla… e sta parlando di se stesso…profetizza ciò che lo attende…
…Gesù cammina già verso la sua Pasqua e la annuncia… quasi potremmo dire la anticipa…. Per questo possiamo dire che la Pasqua è il grande progetto di Dio…è il suo atto di trasformazione del mondo…
Ma all’atto di amore subentra quello del giudizio: Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Dies irae, dies illa…cantava l’antico inno nel rito delle esequie… Giorno di giudizio e giorno di ira… Il giudizio di Dio verrà e sarà secondo verità e misericordia, sarà la nostra vita a parlare davanti a Dio…saranno le nostre scelte ad accreditarci presso di lui…sarà la misura del nostro amore ad aprirci le porte della sua casa…
…Che cosa potrà essere il purgatorio se non la “scuola” per imparare ad amare ?…finché non avremo imparato ad amare anche i nemici, non potremo godere dell’amore pieno di Dio, perché Dio è amore…
“La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”
Dobbiamo tenere presente una cosa: l’invito alla festa di nozze non sarà un invito continuamente reiterato, riproposto… finché siamo/saremo nel tempo potremo rispondervi…ma verrà il momento in cui non avremo più tempo… e allora sarà la nostra vita a parlare per noi…
Ci aiuti il Signore a rispondere con amore al Suo amore. Amen