Domenica XXIX° del tempo Ordinario A DOMENICA 22 OTTOBRE 2023

Che cosa ci sta dicendo il Signore in questo momento ?
Il vangelo ci presenta Gesù, alle prese con delle relazioni difficili: impegnato a destreggiarsi dalle trame sotterranee di farisei ed erodiani.

In questa fatica sentiamo particolarmente vicino il Gesù del Vangelo di oggi: le relazioni sono sempre un campo minato… è difficile non incontrare situazioni simili…in famiglia…tra fratelli…nell’ambiente di lavoro… in comunità…in parrocchia… Le difficoltà nascono dalle differenze di carattere, di sensibilità, di formazione…

l’aggressività è e resta un “nervo scoperto”, un ambito da gestire e da educare, all’interno delle relazioni interpersonali… è un segno di quella ferita da cui è segnato il genere umano, la ferita del peccato originale…

Come reagì Gesù di fronte alle tensioni, alle relazioni difficili e aggressive ? Lo possiamo cogliere dalle parole dei suoi stessi detrattori:
Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno.
All’attacco della menzogna Gesù risponde percorrendo la strada della verità, della trasparenza… non solo: “insegni la via di Dio”… il suo riferimento è la via di Dio, i comandamenti di Dio, ciò che Dio ha rivelato in ordine al bene…

“Tu non hai soggezione di alcuno”… Gesù non teme nessuno, non ha soggezione perché non ha nulla da nascondere e quindi nulla da temere… non ha motivo di temere perché non è ammiccato con sistemi di potere… non è impegnato ad accreditare se stesso…perché ciò che dice è fa esprime la trasparenza luminosa del suo agire…perciò non cade vittima della paura, dell’insicurezza o del senso di colpa: la sua forza viene dallo Spirito che lo abita e lo spinge a agire per il bene e la verità…

“non guardi in faccia ad nessuno”… Gesù ci viene presentato dai suoi detrattori, come una persona retta, giusta e forte, capace di resistere agli urti della vita.
Quale fu il motivo del contenzioso ?…l’obiettivo della controparte fu quello di mettere in difficoltà Gesù trovando qualche pretesto per poterlo accusare…

il pretesto fu l’iscrizione sulla moneta: cioè quale rapporto mantenere con il potere politico (Cesare): la risposta di Gesù fu nitidissima: “ che cosa vi è inciso su questa moneta ?…
date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio… riconoscimento degli ambiti di appartenenza (Dio e Cesare)…ambito civile e ambito religioso…ma netta distinzione, senza ambiguità e compromessi di sorta !
Un cristiano sa porsi equilibratamente in rapporto a Dio e alle esigenze del vivere civile rappresentate dallo stato: apparteniamo alla città di Dio e alla città degli uomini…siamo chiamati a rispondere alle esigenze del vivere civile/sociale e all’appartenenza ecclesiale.
Gesù consegna a noi l’indicazione dell’esemplarità e dell’integrità; chiediamo al Signore di donarci il suo Spirito perché ci guidi nell’accogliere e assimilare questa Parola.