Domenica XXX° ordinario A 29 Ottobre 2023

 

Deut. 6 “shemà Israel”

“un dottore/esegeta della Legge si alzó per metterlo alla prova”…

Nello svolgimento del suo ministero spesso Gesù passava da una situazione di tensione ad un’altra di provocazione.
Le relazioni difficili…sono continua fonte di tensione interiore…non fanno vivere bene… tuttavia Gesù le affrontò.

“qual’è il primo, il grande comandamento ?”…

potremo parafrasare così: quando siamo graditi a Dio ? Quando siamo nella volontà di Dio ? Che cosa Dio si aspetta da noi ?…

Se avesse fallito in questa risposta l’avrebbero annientato…Gesù rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento.”
Questo testo è il cardine della spiritualità e della preghiera di Israele

Prima di proclamare lo Shemà, l’Israelita credente deve recitare due benedizioni ( lo Shemà fa parte della preghiera del mattino, poi ripresa a mezzogiorno e alla sera)…
la prima benedizione è per il dono della luce cosmica
La seconda benedizione è per il dono della luce spirituale là Torah…
…a queste fa seguito almeno un’ora di preparazione alla proclamazione dello Shemà… questo spazio di raccoglimento viene chiamato Kavanà si tratta dell’orientamento interiore. Solamente dopo aver percorso queste tappe si giunge alla celebrazione al canto dello Shemà.

Il testo dello Shemà è preceduto da un verbo… Deut. 6 seguito da altre due citazioni di Deut. 12 e Nm 15 a completamento e in ottemperanza alle esigenze del testo.

il verbo di apertura è (Shamà) ASCOLTA ISRAELE… Si tratta, infatti, non di un mero sentire esteriore ma di un’adesione intima e operosa; richiede un orecchio libero dal rumore e dalle chiacchiere che ostruiscono l’attenzione alla vera parola… la relazione con Dio passa attraverso l’ascolto… e l’ascolto esige spazio e tempo…obbliga a verificare le priorità della nostra giornata…l’ascolto chiede l’obbedienza…

Che cosa professa il credente pregando lo shemà ?
l’unicità di Dio argine ad ogni politeismo
Adesione incondizionata al vero Dio con tutto il cuore, con tutto il respiro, con tutta la tua mente (intelligenza).

Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”…
Al grande comandamento rivolto a Dio Gesù accostò il secondo… “simile”, non uguale, non equivalente ma simile…analogo, affine al primo…

L’amore al prossimo…che ha come presupposto l’amore, il rispetto di se stessi… non riusciremo ad amare gli altri se non riusciremo ad accogliere noi stessi, accettandoci nei pregi e nei limiti…

Da questo presupposto parte l’amore al prossimo… amare Dio e amare il prossimo… (colui che si trova nel bisogno e sta davanti a te)…

Amare Dio e amare il prossimo due binari della stessa rotaia…

Questa Parola ha in se stessa la potenza di trasformare il mondo…e gli uomini che la osservano…