FESTA DEL VOTO 2014

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Il voto delle Grazie e la grazia del voto

La parola “voto” è una parola antica, una di quelle che è possibile trovare nei dizionari di lingua italiana ma che difficilmente potremmo trovare in un messaggino elettronico del nostro cellulare, almeno nel significato che qui discutiamo; rievoca alla mente ricordi, aspettative, speranze e forse meglio di molte altre parole riesce a ben rappresentare e ad accomunare la moltitudine eterogenea dei fedeli del nostro santuario.
Il “voto” è una promessa, un proposito; con il voto si chiede ciò che non si ha e si prega per ciò che più serve. Alla base di ogni voto sta una intrinseca ed innegabile FIDUCIA, la speranza che la persona in cui confidiamo più di altre non ci tradirà e non mancherà di quanto promesso. La fiducia è una relazione psicologica affettiva che noi abbiamo con una persona, un segno emotivo capace di farci sperare nell’altrui opera.
In chi possiamo avere più fiducia se non in Maria, la madre di Dio.
La storia la sappiamo tutti, è qualcosa di scritto nel codice etico culturale di noi parrocchiani; la gente della Saccisica si affida alla Madonna per debellare la peste, ed in cambio si offre ogni anno di compiere un pellegrinaggio a piedi per celebrare una messa in santuario.
La reciprocità è alla base di ogni voto; essa indica la gratitudine per le aspettative accolte e la grazia ricevuta. Il voto, nel suo continuo rinnovarsi annuale, non è altro che manifestazione di quella fiducia, di quell’amore che solo Maria può così puramente offrirci. La gioia del poter manifestare i propri turbamenti e la sensazione di sentirsi ascoltati e consolati quando si soffre; quanti giovani si perdono dietro mendaci amicizie e false aspettative nel disperato tentativo di essere ascoltati, di ricevere quella attenzione spesso troppe volte offuscata dall’egoismo di chi li ascolta. Ascoltare e saper ascoltare è forse la strada più vera del CONDIVIDERE, ed è l’unica strada capace di portare all’amore più puro.
È in questo scambio reciproco di attenzioni e speranze, aspettative e gioie che risiede la GRAZIA DEL VOTO; un mistero, un’alchimia ed un amore che solo gli sciocchi possono non desiderare.
Maria rinnova a noi il suo voto, giorno dopo giorno; ascolta tutti, gli ammalati, gli afflitti, gli indaffarati e gli svogliati, i giovani e quelli che sono solo ormai giovani dentro. Essa ci concede la Grazia del Voto, e noi del Santuario ricordiamo il suo amore ogni anno con il Voto delle Grazie.
C’è speranza per tutti, nessuno escluso; Maria ha vinto e vincerà il male. Dobbiamo solo fidarci di Lei, farci proteggere dal suo mantello azzurro. Ella ci ricompenserà, ne siamo sicuri. D’altronde, noi del Santuario siamo e sempre saremo in prima fila nel darLe fiducia, nel ricambiare al suo Voto.

Marco Sarto