II DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA DOMENICA 9 APRILE 2023

VANGELO Gv 20,19-31

La sera di quello stesso giorno…
Non fu una bella sera, per gli apostoli, fino a quel momento, la sera di quella domenica, primo giorno della settimana…

Erano stati coinvolti in avvenimenti più grandi di loro…e soprattutto non erano stati all’altezza delle sfide di questi avvenimenti…

In quella sera, molto probabilmente nei loro cuori, c’era tristezza, smarrimento e anche paura…delle conseguenze e delle insidie dei giudei…forse nel loro animo c’era pure un senso di colpa, di marezza…
Avevano abbandonato Gesù a se stesso…infondo, infondo anche loro lo avevano tradito, in modi diversi, come Giuda…

Era una sera difficile quella sera, immagine della loro vita e della tristezza di quel momento presente…eppure proprio in quella sera Gesù si fa presente nella loro vita…”Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”

…e invece quel gesto di Gesù cambiò definitivamente tutto…
….quel suo saluto…
….quelle sue parole…
…il tono inconfondibile della voce….
…Pace a voi…alla loro inquietudine, alla loro paura, allo smarrimento…GESÙ il Risorto, risponde portando pace…pace significa serenità…significa gioia…significa riconciliazione…significa armonia dentro e fuori di noi, con se stessi e con gli altri…
Tutto questo porta GESÙ nei loro cuori…

…attenzione alle sere e ai giorni difficili della nostra vita, attenzione ai momenti di scoraggiamento e di sconforto perché è proprio in quei momenti che il Risorto rischia di entrare nella nostra vita: quando abbiamo le difese immunitarie dell’autosufficienza più basse, allentate, Lui può entrare…

Le porte erano chiuse, ma per Gesù non sono più un problema…in forza della risurrezione non è più legato allo spazio e al tempo, non deve più sottostare alla legge dei gravi…la costrizione della materia…il suo corpo è una corpo glorificato e glorioso…è l’eterno che abita il tempo…

A loro smarriti il risorto offre in dono la pace: “Pace a voi…”.

La prima preoccupazione del risorto è quella di porre serenità e pace nei cuori dei suoi fratelli smarriti e disorientati… A chi lo accoglie Gesù offre in dono la pace…questa è la fede…

Tommaso non era con loro nel giorno della risurrezione…non credette alla testimonianza degli altri apostoli…ma per lui, Gesù otto giorni dopo, tornò per accende in lui la luce della fede…

…non è Tommaso che arriva alla fede ma ê Gesù ad accenderla in lui, a renderla possibile per lui…perché la fede è una relazione da persona a persona…da cuore a cuore, da intelligenza a intelligenza…il ritornare di Gesù rende possibile la fede dell’apostolo Tommaso….

Così è per noi…se il risorto non ci venisse incontro non potremmo sperimentare la fede in lui…se la fede ê presente in noi, come motivazione e senso del vivere, è solo perché Lui rende possibile questa relazione e comunione.

“Mio Signore e mio Dio”… Tommaso riconosce ciò che Gesù è…Signore e Dio…che questo avvenga per ciascun di noi.

Detto questo soffiò su di loro e disse: ricevete lo spirito santo…a chi perdonerete i peccati sanno perdonati a chi non li perdonerete…resteranno non perdonati…

Gesù non li abbandona a se stessi…ma affida le loro persone al soffio dello spirito santo….perché li custodisca, li difenda, mi protegga da ogni male e li guidi alla verità…
Lo spirito santo sarà in loro la forza di Dio, la forza dell’amore che consentirà il perdono dei peccati…

Amen