IV° domenica di Avvento 18 Dicembre 2022

“Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuel” (Isaia 7)

Questa parola fu rivolta ad Acaz… re idolatra… preferì l’alleanza con Tiglatpileser re assiro piuttosto che confidare in Dio… Come rispose Jhawè all’ipocrisia e alla mancanza di fede di Acaz ?… attraverso la promessa di un segno umile… “la vergine concepirà e partorirà un figlio che chiamerà Emmanuel”…

Di fronte a questa parola è giusto chiederci: di fronte alle difficoltà, agli urti della vita, in chi confidiamo ?… a chi ci affidiamo ? a chi ci rivolgiamo?
Acaz finse di confidare nel Signore… e questo fu l’inizio della sua fine…

Nel Vangelo ci viene presentato un atteggiamento opposto: di vero/ sincero abbandono nelle mani del Signore da parte di Maria e Giuseppe.

“Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.” (Mt 1,18)

Siamo nell’imminenza del Natale… la liturgia concentra la sua attenzione nelle persone, nei mezzi umani, strumenti della manifestazione di Dio…

Noi normalmente fissiamo il nostro cuore/sguardo nella poesia del Natale, contemplando il bambino di Betlemme: chi non si intenerisce ammirando l’innocenza di un bambino ?

…ma il Natale del Signore è anche “dramma” umano… Dio si manifesta scombinando/sconvolgendo la vita vita di due persone innocenti: Maria e Giuseppe…

All’interno della poesia del Natale, troviamo lo sconvolgimento interiore di Maria… chiamata ad essere madre, per opera di Dio…fuori da un normale vincolo matrimoniale, fuori dal fidanzamento… chi le avrebbe potuto credere ?… chi le avrebbe potuto far credito ? … l’intervento di Dio, l’irrompere di Dio nel tempo e nella storia l’ha esposta alla lapidazione per adulterio… eppure dove è avvenuto il salto di qualità, il salto della fede ?… questa giovane Miriam… avrebbe avuto tutto il diritto di poter dire di No… e invece, offrì a Dio il suo “Si”… avvenga… anche a rischio della mia vita…

Nel rivelarsi Dio ha voluto passare anche attraverso il dubbio di Giuseppe, uomo giusto…facendo vacillare la sua fede…

”Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto”.
Veramente “le mie vie non sono le vostre vie…i miei pensieri non sono i vostri pensieri”…(Is 55, 6-9)

Dio non ha esentato, sollevato Giuseppe dalla prova del dubbio… ma dall’interno della prova l’ha raggiunto: non temere di prendere con te Maria tua sposa…perché quel che è generato in Lei viene dallo spirito santo…

Si cari amici: il Natale del Signore passa attraverso la prova della fede, la fede provata di Maria e di Giuseppe… attraverso il rischio della loro vita…

E noi… che cosa siamo disposti a mettere sul piatto della bilancia, in offerta a Dio… perché anche oggi il Signore possa rivelarsi e manifestarsi al mondo ?…
Non può esserci incarnazione/salvezza e trasmissione delle fede senza il contributo della vita…

Che cosa siamo disposti a donare perché Dio possa dirsi è manifestarsi anche oggi ?… perché Lui possa toccare il cuore dei nostri figli, fratelli, amici in questo Natale…?