In quel tempo, Gesù disse: “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io dò loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo una cosa sola”.
In questa quarta domenica la chiesa nella sua liturgia non ci offre più una manifestazione del risorto ma una metafora-immagine di ciò che il risorto è in rapporto a noi…
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Quale relazione siamo chiamati a vivere col Risorto ?
Quella che intercorre tra il pastore e le sue pecore…
Una relazione di grande familiarità, di confidenza, di vita quotidiana… una relazione fatta di ascolto, di conoscenza, e di sequela, di cammino insieme…
1) Le mie pecore ascoltano la mia voce: è la prima condizione posta da Gesù. Il discepolo, il cristiano è prima di tutto colui che ascolta; questa è la prima preoccupazione in ordine alla fede, perché la fede nasce dall’ascolto… mediante l’ascolto egli ci guida e ci ispira. Questo atteggiamento oggi diventa una priorità personale familiare e pastorale: prima del nostro darci da fare, viene l’ascolto che ci fa essere… in relazione con lui.
La nostra preghiera deve diventare una esperienza di ascolto…possiamo pregare tanto e ascoltare poco o niente…anche quando preghiamo con la voce e le labbra…il cuore deve essere in ascolto di Lui…è ben per questo che nella vita del cristiano non dovrebbe mai mancare il silenzio…per poter ascoltare la Sua voce…
2) La relazione con Gesù deve diventare sempre più una relazione di conoscenza…di approfondimento della reciproca identità e del suo mistero… conoscerlo non solo intellettualmente ma esistenzialmente, in forza della comunione di vita… Imparare a vivere alla presenza di Gesù. ….questo è frutto di grande assiduità e allenamento della volontà. Non avremo mai smesso di apprendere e di approfondire la conoscenza di Gesù che ci viene comunicata mediante il vangelo e la vita della Chiesa.
3) La relazione con Gesù conduce alla sequela, al cammino non solo insieme con lui ma anche dietro di lui… Ogni situazione della vita diventa occasione per seguire Gesù, per essere dalla sua parte, per testimoniargli la nostra fedeltà e il nostro amore….in famiglia, nell’ambiente di lavoro, nella vita civile e sociale, nelle relazioni interpersonali… seguire Gesù senza vergognarci di lui…
Saremo suoi discepoli nella misura in cui queste tre caratteristiche diventeranno parte della nostra vita.
Per la riflessione:
La dimensione dell’ascolto nel rapporto educativo
Mi riscopro in atteggiamento di ascolto ?…di me stesso ?… verso i componenti della mia famiglia ? Verso i miei figli…?
Ascoltare: fare spazio in me alla vita dell’altro… l’ascolto chiede decentrazione da se stessi…
L’ascolto si nutre di silenzio… di raccoglimento… di calma…
Mi riscopro impegnato a crescere nell’ascolto tra coniugi e verso i miei figli…?
Le vacanze tempo di ascolto…