IV° domenica di Quaresima B Domenica 10 Marzo 2024

 

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Gv 3,

Stiamo camminando verso l’annuale celebrazione della Pasqua: ma che cos’è la Pasqua in se stessa? Che cosa ci dona ?… quale mistero di dischiude ?
Che cos’è la fede cristiana? In che cosa consiste..?

il Vangelo di questa domenica ce ne offre la risposta: DIO HA TANTO AMATO IL MONDO da DARE IL SUO FIGLIO UNIGENITO…

il soggetto, l’agente principale è Lui… Lui… Dio ha tanto amato… la
Pasqua è iniziativa di Dio.. sua opera!
Due particolari del testo:
la forma del verbo è al passato: è una azione certa, compiuta, avvenuta.
didomi: esprime un dono eterno…da sempre siamo conosciuti e amati da Dio…da sempre Dio ha voluto renderci partecipi della sua stessa vita…

….motivo per cui potremmo dire che non è immediatamente il peccato a giustificare/motivare l’agire di Dio, ma il suo amore… prima del male/ peccato dell’umanità è presente e precedente l’amore di Dio… prima che essere riparazione dei peccati del mondo…gli avvenimenti pasquali sono manifestazione dell’inaudito amore di Dio, che per raggiungerci scende nell’abisso del dolore e della morte…

CREDERE SIGNIFICA SCOPRIRE DI ESSERE STATI AMATI..prima di ogni nostra risposta… (F. Mouriac).

…è una risposta che nasce dallo stupore di una scoperta inaspettata…
ognuno di noi, personalmente, individualmente è motivo dell’amore di Dio… “sia che viviamo, sia che moriamo siamo del Signore” …S.Paolo.
la morte segna il mutamento della nostra persona e del nostro essere… ma anche lì continuiamo a rimanere motivo dell’amore di Dio…

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Gv 3,
Dice Padre Ermes Ronchi:
…Non solo l’uomo, ma è il mondo che è amato, la terra è amata, e gli animali e le piante e la creazione intera. E se egli ha amato la terra, anch’io la devo amare, con i suoi spazi, i suoi figli, il suo verde, i suoi fiori.. E se Egli ha amato il mondo e la sua bellezza fragile, allora anche tu amerai il creato come te stesso, lo amerai come il prossimo tuo: «mio prossimo è tutto ciò che vive» (Gandhi).

2) Credere significa RICEVERE VITA ETERNA…
…una vita piena… piena di amore..piena di immortalità… piena di Dio…perché Dio, mediante la fede, ci assimila a Sè…

La vita eterna è già nel presente operante in noi: quando per amore di Gesù Cristo, uniti a Lui, accettiamo ciò che umanamente c’è motivo di morte (prove fisiche e morali… ciò che è stato motivo di morte per Cristo… il tradimento, l’insulto, la calunnia..) e colmiamo tutto questo con la potenza dell’amore… se questo avviene è già in atto in noi la vita eterna, la stessa vita di Dio, l’agire di Dio, che supplisce alla povertà dell’amore umano con la grazia del suo amore divino.
Noi non siamo cristiani perché amiamo Dio…. fermandoci qui saremmo semplicemente dentro ad una forma di religione naturale) Siamo cristiani perché crediamo che Dio ci ama…crediamo e sentiamo/percepiamo di essere amati da Dio… resi partecipi della sua stessa vita, del suo amore.

La Pasqua è l’evento in cui si manifesta visivamente l’abisso dell’amore di Dio…ciò che era nascosto, invisibile, come un fiume sotterraneo, diventa ora manifesto, visibile…”non c’è amore più grande di chi dà la vita”.