Omelia anno B 2°Avvento 10.12.2017 Don Franco

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Maria nella mia storia da quando l’ho cercata e trovata in particolare proprio in quello che abbiamo ora ascoltato, nel vangelo in un momento tutto speciale della sua vocazione.

Maria NEL MIO CAMMINO, senza accorgermene mi ha accompagnato, potrei dire fino a questa sera,  che sta aprendo anche il vostro cuore  AFASCINATI DAL SUO  si  DETTO E DA UNA CREATURA     CHE CONSAPEVOLMENTE E PIENAMENTE  SI è AFFIDATA A DIO ,  nel desiderio di far solo la volontà di Dio.
E’ come attraversare un ponte che man mano che vai avanti ti crolla dietro. Non ci sono altre possibilità, rimane Dio solo.
Aiutandomi così a sentire sempre più viva la vocazione ad essere prete.
Per un prete è Dio l’unico punto di riferimento. A questo tutti siamo dei chiamati in vari modi

Facevo la prima elementare quando ho scritto un bigliettino a un prete che mi era divenuto amico, con scritto : VOGLIO FARMI PRETE E RICORDO DI AVERE PIANTO DALLA GIOIA.
Sono passati tanti anni e mi è rimasta viva la gioia. Nel  mio percorso in seminario e poi come prete non sono mancate le difficoltà  ma  mi sono sempre affidato a Maria.

IL VANGELO DELL’ANNUNCIAZIONE  mi lasciava viva la certezza che nulla  e’ impossibile a Dio

Mi ha sempre attirato  e fatto contemplare la bellezza e la grandezza di Maria  di come Lei ha aperto tutto il suo cuore a Dio di come con il suo   ECCOMI  HA CORRISPOSTO ALLA  CHIAMATA della sua vocazione. Ricordo nella mia adolescenza che mi piaceva pregare e cercavo dei momenti in cui potevo trovarmi da solo. Non volevo che nessuno mi scoprisse in preghiera : era una cosa tra me e Gesù, era una cosa tutta mia.
In seminario POI  MI hanno insegnato a pregare e ricordo momenti di adorazione : veramente mi riempivano il cuore, mi davano una carica interiore che avrei desiderato che mi rimanesse durante tutta la giornata.
Invece poi mi restava la fatica delle giornate tante volte monotone, un senso di noia per gli orari fissi, la fatica dello studio, il senso della chiusura…e tutto un po’ mi opprimeva   e mi chiedevo : come far in modo che la gioia di Gesù mi rimanesse viva in ogni circostanza e non soltanto nei momenti della preghiera?
E ricordo che pregavo la Madonna di farmi questo regalo di unire la mia vita, che la vita mi diventasse preghiera.
Che la vita non fosse spezzettata da tanti momenti.
Ho trovato l’occasione di andare a Lourdes e ho chiesto. Mi sono trovato tra le mani un santino con la grotta e vi era scritto :

“qui il cielo si è unito alla terra “.

Questo fa per me : Maria è la terra che si congiunge con il cielo. Maria è il cielo che si congiunge con la terra.
Questa è la grazia : trovare un rapporto vivo con Maria e mi sono messo a pregarla. Ma tutto ancora rimaneva come prima, cioè mi rimanevano vivi solo i momenti della preghiera.

Incontro un giorno un sacerdote che mi svela un segreto e mi fa notare che Maria è il vangelo vissuto e che il vangelo non va solo predicato, ma vissuto e mi aiuta a metterlo in pratica.
IN seminario nessuno me l’aveva insegnato:
Mettere in pratica la Parola di Dio. scopro che qui trovo Maria, questa è Maria. Si tratta di diventare un po’ Lei, come Lei : tutto allora si unifica
tutto diventa preghiera.  Tutto diventa amore “si compia in me la tua Parola”   Sono la serva del Signore
Si tratta allora di imitarla e comincio a vivere il vangelo. Non basta accendere una candelina, portare dei fiori si trattava non di vivere subito tutto il vangelo, ma un po’ alla volta.

Ho cominciato a vivere LO AVETE FATTO A ME !

La vita è cambiata, ha avuto un nuovo senso  anche in questi 25 anni che ho trascorso qui in casa della Madonna delle Grazie  e spero che lo sia quando andrò a Montegalda nel CENENCOLO, AVRO’ PIU’ TEMPO PER PREGARE  HO IL TABERNACOLO A DUE PASSI DALLA MIA STANZA, MA SOPRATTUTTO NESSUNO MI POTRA’ IMPEDIRE DI AMARE  sono assieme ad altri  amici preti con i quali vivrò assieme  in comunione.

Ringrazio i preti dell’unità pastorale per aver collaborato assieme e pensate ogni  giorno abbiamo pranzato assieme come una famiglia.
L’eccomi di Maria non divide, ma unifica, ci fa FAMIGLIA .

Don Franco