PAOLA TURATO

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GRAZIE PAOLA

Paola Margherita Turato è stata Insegnante nella Scuola Statale; è stata membro del Comitato Spontaneo
per la salvaguardia e il rispetto dell’area circostante il Santuario della Madonna delle Grazie; ha
collaborato in redazione con questa nostra rivista Mariana; ha esercitato il ministero di lettrice durante le
S.Messe; ha partecipato al “Consiglio Pastorale per la Gestione Economica della Parrocchia.”

Qualsiasi persona può essere stimata e considerata sotto vari aspetti : ognuno possiede le proprie caratteristiche, i propri valori e mi piace sottolineare di Paola la sua fede. E’ un grande dono che Dio le ha elargito e Paola ha saputo accoglierlo, farlo suo tanto da renderlo visibile e attraente.

La Madonna le è stata maestra. Così si esprimeva:

 

Sì,  Maria mi ha insegnato ad essere coraggiosa, a vincere la tentazione della vita tranquilla, del già esperimentato, a cogliere le sfide grandi e piccole che la vita mi ha posto davanti, con la consapevolezza che Dio ha elaborato un progetto anche per me  e che  io devo fare il possibile per realizzarlo anche quando non lo comprendo.

 

Per cui Paola è stata una persona che quando la incontravi ti lasciava sempre  dentro qualcosa di prezioso :

con il suo saluto sempre cordiale,

con la stima che ti manifestava e ti dimostrava di avere

con il tempo che donava in dialoghi belli e profondi con le sue vedute e proposte sempre protesa verso orizzonti ampi con desideri che erano sempre a favore di tutto ciò che è veramente umano, veramente cristiano.

Ha sempre manifestato una fede non astratta ma protesa alla concretezza con gesti di comunione e di solidarietà.

Oggi la fede o ha la bellezza e la forza di attrarre oppure si riduce ad un insieme di devozioni e di ragionamenti astratti che dispongono ad allontanarsi da Dio più che ad avvicinarsi.

Mi sembra di poter dire subito che la fede di Paola è stata bella e forte.

Forte nel credere  alla bontà di Dio, nell’affidarsi a Lui sicura che il tutto, ogni attimo, ogni circostanza era sempre dentro ad un progetto che è nelle mani di Dio.

Ha testimoniato questo in un momento di grande dolore quando le è venuto a mancare il suo primo bambino: solo l’abbandono a Dio può aver dato a lei un coraggio capace di non abbattersi, ma di guardare con serenità al futuro.

 

Nelle varie circostanze tristi o liete si poteva chiaramente vedere la gioia che Paola aveva per la sua famiglia. Era la realtà più cara che la rendeva sempre soddisfatta. E otteneva quello che era il vero bene

Una donna forte chi potrà trovarla ?  Ben superiore alle perle è il suo valore. In lei confida il cuore del marito…

“Credo che ogni persona abbia diritto  a una condizione di dignità e che noi cristiani abbiamo il dovere di eliminare le situazioni di ingiustizia, di disonestà  sia mediante la preghiera  sia con un impegno sociale partecipato.”

 

Desiderava una chiesa povera lontana da privilegi, da ricchezze,

Una chiesa come il Papa Francesco vive e propone oggi…e desiderava questo anche per la sua, la nostra parrocchia. Mi chiedeva sempre come va e con schiettezza mi indicava aspetti nuovi che magari non si potevano subito realizzare.

Aspetti che riguardavano anche la Messa: mi aiutava con i suoi consigli a migliorare.  Non è che mi dicesse le cose e poi rimanesse fuori, no…dove poteva era lei che si proponeva : a leggere la parola di Dio, a collaborare al consiglio della gestione economica… Parlando anche con Marcello suo marito, Paola è stata una donna  decisa nelle cose da fare.

Colpita da una malattia inguaribile ha lottato fino in fondo contro questo male.

 

Così ha scritto su Respice Stellam :

“Io credo che Dio non voglia da me una rassegnazione passiva di fronte agli eventi. Credo che esiga un impegno personale anche quando la ragione mi induce a pensare che i risultati saranno incerti  o addirittura improbabili “

 

Grazie Paola di tutti questi messaggi positivi che ci lasci.

Ora dal cielo vedrà tutte le cose belle che ci sono.

 

 Don Franco