Vedi la S.Messa in diretta del Voto del 6 Maggio 2016 Omelia del nostro carissimo Rettore Don Franco Callegari

6 Maggio 2016 Festa del Voto

don Franco

Siamo qui attorno a te, Maria, Madonna delle Grazie,

Quante volte ti abbiamo invocata, siamo il tuo popolo fedele anche quest’anno.
Il tuo sguardo ci infonde pace, serenità, ci fa sicuri della tua ACCOGLIENZA… OGGI IL MONDO HA BISOGNO di uno stile di vita accogliente, dove le relazioni siano improntate sul rispetto reciproco, sul vivere l’uno per l’altro in una partecipazione in cui tutti siamo coinvolti e responsabili nella costruzione del bene comune.
Le Autorità civili che salutiamo, e che sono stati i promotori del voto, porteranno poi un cero votivo come segno di questa collaborazione nel debellare le pesti di oggi.
La presenza dei bambini della prima comunione ci richiama l’impegno a creare comunione tra noi e con tutti….Non basta fare la comunione, ma bisogna vivere la comunione, l’unione con ognuno
La presenza di tutti noi conferma che la festa del VOTO rimane ogni anno un appuntamento caro, sentito: per me si tratta del 25° VOTO e posso dire che è stata sempre una giornata splendida di fiducia in Maria e ci troviamo ora a rendere ancora più familiari, più confidenziali le nostre preghiere, le nostre invocazioni a Lei, desiderosi di dimostrarle il nostro affetto con un grazie rinnovato, tanto più carico di riconoscenza dopo un anno trascorso un po’ tutti con tante e varie tribolazioni….

Anche noi partecipi di questa società che vediamo malata, ferita in tanti modi, violenta…dove la civiltà dell’amore fa fatica ad emergere, in un momento storico di cambiamento epocale e dunque con situazioni difficili a livello di tutte le categorie di persone , tutti gli ambiti, tutte le nazioni nello sforzo di un cammino assieme, nell’unità.
È logico un disorientamento, un disagio diffuso anche nel nostro territorio che rendono pesanti, difficili le nostre giornate.
Quante preoccupazioni…basta leggere le preghiere scritte da voi nel libro che lasciamo davanti all’altare :
Le preghiere diventano un grido, uno sfogo di chi cerca una risposta….un perché
“Ma perché proprio a me…perché quel fallimento…e ci si viene a trovare vuoti di tutto, la vita non ha più senso.

E Maria è lì a suggerirci che proprio quel vuoto può diventare la vera opportunità che abbiamo di ritrovare la dignità di essere figli che si lasciano sollevare dalle mani del Padre e si lasciano circondare dal conforto, dalla solidarietà di tanti fratelli.

Ma pensate la preoccupazione della mancanza di lavoro.
Quando si è costretti a fare certe scelte, condizionati da interessi egoistici…quando gli anziani vengono lasciati soli,…quando sappiamo di bambini maltrattati…quando è rifiutato il diritto di nascere…e quando tanti sono costretti a fuggire dalla loro patria…alla ricerca di altre terre…delle nostre terre,che cercheremo di renderle ospitali.La soluzione non è facile. E’ una sfida

Che suggerimenti potrebbe lasciarci Maria.

Il primo è di non rimanere nell’indifferenza. E’ la peste di oggi. Poi tener conto che una persona è sempre un dono, non un peso.
Sempre attenti che non ci venga a mancare l’amore.
L’umanità oggi ha bisogno anche del tuo amore, del nostro amore..

Ecco allora questa necessità di venire da Te Madonna delle grazie aiutaci a vedere più in là : abbiamo bisogno proprio di queste persone nel campo civile come quello ecclesiale…Persone non chiuse sulle proprie idee, ma aperte all’ascolto, valorizzando il bene dell’altro.
Ci vogliono persone umili che sanno abbassarsi, che non si mettono al disopra.
Persone che sanno intravedere la presenza dell’amore di Dio nella storia, negli avvenimenti….nei fatti quotidiani, che non avvengono per caso.
Dio con tutti noi, così come siamo sta costruendo un grande disegno.
A noi non sembra perché noi ci fermiamo ai particolari senza capire a che servono.

Maria vede questo di più, questo disegno e ci dice fidati del Signore, non fare quello che vuoi tu, ma quello che Lui vuole…e qui sappiamo come Maria ha saputo intervenire alle nozze di Cana. Fate quello che Lui vi dirà. Fidatevi di Lui….abbiamo un Dio che ci ama immensamente.
E sappiamo come Maria è intervenuta qui in mezzo alla nostra popolazione facendo terminare la peste
Ma se abbiamo un Dio che ci ama immensamente….come Maria diciamo il nostro ECCOMI e saremo nella nostra vita portatori di una presenza di Lei che vede più di quello che possiamo vedere noi che ci lasciamo abbattere, che a volte sappiamo solo a lamentarci, ad andare contro…Ma la Madonna non ci dirà mai di andare contro, ma invece VAI TU incontro, apriti tu per primo, dialoga, fatti accoglienza. Ha un cuore di madre, potete immaginare con che animo aperto anche in questo momento ci fa sentire la gioia che prova nel vederci così uno accanto all’altro, come fratelli e sorelle, uniti come una sola famiglia, persone che si accolgono, tutte con un servizio verso gli altri, specialmente i poveri E’ questo il sogno che Ella ha e non dobbiamo aspettare domani nel realizzarlo. Oggi, domani voglio vivere per accogliere. Impariamo da Lei ad avere anche adesso, domani   il suo stile di vita che si fa accogliente. E’ ciò di cui abbiamo bisogno. Altrimenti costruiremo muri : Maria ha nel cuore l’amore verso tutti , un ponte aperto verso ogni persona che mi passa accanto. Può essere un bambino, uno anziano…può essere un bianco, un nero, un povero, un ricco uno che mi vuol bene, uno che mi fa del male, siamo tutti fratelli…

Dio ci dona Maria per imparare da lei l’amore. E’ solo l’amore di madre che ci permette di avere un cuore grande, che non mette limiti, un amore che non ha misura

Maria vede Gesù in ciascuno di noi, ha quella luce che è stata donata anche a noi con il battesimo. Allora il battesimo non è una cosa di una volta, è adesso e sonoqui per esserlo ancora di più perché tra poco mi nutrirò di Gesù, del suo Corpo e sarà più intensa, ancora più profonda e gioiosa la sua presenza in noi.. Pensate se avessimo questo sguardo, ma ci vediamo poco, siamo ciechi e allora accogliamo chi ci è più comodo, chi è dalla mia parteQuello mi è simpatico, allora mi va bene, quell’altro è antipatico…lo escludo.

Mentre noi siamo fatti per includere…

Allora non possiamo rinchiuderci in noi stessi : pensare a noi, che tutto è per noi. No! Il tutto lo dividi con chi non ha. E’ tuo fratello che hai vicino. Il Signore ci spinge verso una fratellanza universale. E questo il cammino del nuovo popolo di Dio… insieme. E’ un mondo nuovo che siamo chiamati a creare…. Nazioni nuove…cittadinanze nuove, parrocchie nuove famiglie,

noi persone che sanno tener viva la presenza di Maria…che imitano Maria,  

E’ il segreto per una vera devozione…e allora si capisce che non basta accendere un lumino, non bastano i fiori…occorre un di più d’amore. Deve avvenire tutto per contagio come è stata contagiosa la peste…. Abbiamo bisogno di un supplemento di amore che oggi vuol dire ACCOGLIENZA,MISERICORDIA  Altrimenti diventiamo indifferenti…e questa è la peste di oggi.

Siamo stati indifferenti di fronte ai profughi. Il papa Francesco per primo ha chiesto perdono.

E’ bello sapere che tanti comuni si sono uniti e interessati a dare risposte dignitose… anche il nostro, la nostra cittadinanza, anche le nostre parrocchie sono disponibili concretamente a dare spazi. Certo qui non basta dare, si tratta, di darsi .

Dare noi stessi, il nostro tempo, le nostre capacità. La nostra fede E’ Gesù che accogliamo, è il suo amore che vogliamo trasmettere.

Tutti impegnati allora nell’accogliere

E’ QUESTA LA GRAZIA CHE TI CHIEDIAMO, Maria ! Grazie a nome di tutti.                

E’ IL MIO 25 VOTO : ho sempre partecipato con gioia, sempre vi ho accolti a questo evento COME ADESSO Il santuario si è sempre riempito dando il senso di un popolo Raccolto attorno a Maria, uno accanto all’altro, ognuno per L’altro in un cammino.

E COSA HO VISTO, COSA MI HANNO LASCIATO NEL CUORE : una giornata tutta aperta ALLA FEDE, Fede-fiducia in Maria. Ed è il dono della fede che nella circostanza del voto si ravviva e ho visto che non si limita ad un giorno, ma si prolunga e si diffonde come a contagio, proprio come la peste.

La fede oggi si trasmette non come un qualcosa da tenere per sé, come un oggetto prezioso, come qualcosa di privato, ma va fatta brillare lasciando attorno a sé un clima di fede, una cultura, un ambiente dove si scopre che si sta bene assieme, che crea unione uno con l’altro, crea comunità e dunque crea la chiesa.. Allora la vita merita di essere vissuta fino in fondo. Si è vista brillare in tante situazioni in cui siamo stati coinvolti: o per venire a ringraziare, nei momenti di gioia o per invocare, nei momenti del dolore o per conoscerla in modo da poterla imitare.

Di chi sa abbandonarsi, trovare rifugio, sicurezza, speranza… In chi se non in Maria? Sicuri che quel bambino che Lei, com’è nell’immagine del nostro dipinto, lo trattiene per donarcelo e ci rende aperti nel cuore perché possiamo accoglierlo, e siamo oggi qui proprio perché Gesù venga accolto, trovi in noi lo spazio, Lui il vivente. Maria tiene aperto il suo cuore oggi come l’ha tenuto aperto quando nel 1631, di fronte al male della peste, ad un certo momento i nostri piovesi hanno detto,”ma noi abbiamo la nostra Madonna delle Grazie”, ricorriamo a Lei e hanno trovato quel modo che anche oggi stiamo vivendo e per l’intercessione di Lei hanno ottenuto da Dio quello che hanno chiesto.

CHIEDETE E VI SARA’DATO.

Ora è la stessa immagine di Maria che ci guarda E noi siamo qui anche quest’ anno a dirle il nostro si, per far nostro il suo. ECCOMI, non quello che voglio io, ma quello che tu vuoi. Di fronte ad una società così indifferente a Te, con te, Maria vogliamo affermare il primato di Dio in cui ci troviamo immersi dall’indifferenza. SI fa che Gesù rimanga vivo in noi dacci questa grazia che è la grazia, il dono che tu aspetti sempre che noi ti chiediamo così con Gesù abbiamo tutto.

Viviamo in un mondo che ha bisogno di Dio.

Dio padre ci ha mandato il Figlio suo e Tu Maria sei stata la porta da dove è passata la Misericordia di Dio

 

6 Maggio 2016 Don Franco Callegari

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