Solennità di Cristo Re domenica 26 Novembre 2023

 

Al termine di un anno liturgico, la Chiesa sente l’interiore bisogno di fissare il proprio sguardo su Gesù Cristo…

È Lui il motivo del nostro celebrare,
È Lui il centro della nostra lode,
È Lui che veniamo ad incontrare:
Gesù Cristo Re…

La chiesa ce lo propone oggi nel momento in cui proclama la grande pagina del giudizio… “di là verrà a giudicare i vivi e i morti”…

…ma il giudizio più grande e più potente Gesù lo proclamerà nel momento della sua massima impotenza…da crocifisso…diventò Re nel momento in cui salì sulla croce…

…col suo atto potente di amore, con l’offerta di se stesso, regge, sostiene l’intera umanità, l’intero mondo, il cosmo…noi siamo sostenuti dalla potenza dell’amore di Gesù Cristo crocifisso…

La potenza dell’amore che si sprigiona dalla croce è il vero potere di Cristo…

In che cosa si manifesta il suo potere ? Le parole del Vangelo di oggi ci aiutano:

“Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.

Il suo potere si manifesta nella potenza dei gesti… gesti che esprimono atteggiamenti… .intenzioni del cuore.

Il potere di Cristo Re sta nel prendersi a cuore…nel prendersi cura… sta nell’amore che smuove le viscere… nell’amore viscerale… e chiede a noi di assomigliargli in tutto questo…

“In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

È interessante la risposta dei giusti:

“Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”.

I giusti, hanno fatto il bene inconsapevoli della presenza del Signore sotto le sembianze del prossimo bisognoso, affamato, malato, carcerato, assetato… hanno fatto il bene per il gusto di fare il bene… per la gioia di fare il bene… per la gioia di vedere il sorriso sul volto delle persone…

Dio trasforma il mondo con le persone dal cuore buono… non rancoroso, vendicativo… sono i gesti dell’amore quotidiano che trasformano il mondo e toccano il cuore delle persone…

Noi vogliamo essere discepoli di questo Re… mite, umile, buono…per questo siamo qui: Gesù mite e umile di cuore rendi il mio cuore simile al tuo. Amen