LA CALAMITA DI DIO

Quanto ci disturba il peccato! Vorremmo essere esenti da questo peso, da questa ignominia. Vorremmo correre con l’Immacolata, mano nella mano, innocenti, verso il Dio giusto, puro, amabile.

Eppure  questo peso di peccato è nell’attenzione di Dio, attira Dio, è come una calamita; la forza di attrazione del peccato ha fatto discendere Dio fino all’uomo, mettendo in atto il piano di distruzione del peccato stesso.

 

Il tuo peccato, chiunque tu sia, e di qualunque peso esso ti grava, non è una maledizione irreparabile: se  la tua libertà ti ha condotto ad una scelta sbagliata, sappi che Dio, datore di ogni vita, propugnatore del bene, superlativo nell’amore, ti viene incontro, scova il tuo male, lo blocca, lo annienta, iniettandoti una tal forza di bene da restare meravigliato che da tanto male si possa gustare la delizia del vero bene.

 

Allora potremo correre, mano nella mano, con l’Immacolata: noi riabilitati nel bene dalla misericordia di Dio, Lei, umile e vuota di sé, riempita di bene.

 

E’ tutto qui il mistero dell’Incarnazione di Dio: il NATALE e’ la benevolenza di Dio, è la buona ed eterna disposizione di Papà Dio, che interviene ogni volta che si affaccia il male.

Lo può un bambino?

Il mondo autosufficiente può disprezzare la sua assoluta dipendenza: Dio si è lasciato attrarre dal male; per superarlo non ha opposto forza alla forza, ci ha mandato la Debolezza.