III° Domenica 22 Gennaio 2023 Tempo Ordinario A

Omelia
La liturgia di questa domenica ci pone difronte a due grandi scelte compiute da Gesù:
il distacco da Nazaret e la vita a Cafarnao
la chiamata, coinvolgimento dei primi discepoli…

All’ inizio di un nuovo anno e di un nuovo anno liturgico…il Signore ci fa dono di questi immensi testi della Sacra Scrittura…fatti diventare Parola di Dio, sua Parola per noi…

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!

Come iniziò Gesù il suo ministero pubblico? …attraverso un tempo di ritiro… di solitudine… di silenzio… di preghiera… In questo contesto lèsse i segni…gli avvenimenti della storia, come la morte di G. Battista…

…lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti
…si distaccò dalla sua famiglia…e venne ad abitare a Cafarnao sulla riva del lago di Tiberiade…

Neftali e Zabulon erano le due tribù, tra le dodici di Israele, più povere è più disprezzate… perché in esse confluirono i superstiti reduci dall’esilio famiglie e persone che avevano contratto usi pagàni e si erano uniti per via di matrimoni a popolazioni pagane.

Qui scelse di stabilirsi Gesù…
…tra questa gente multietnica… multirazziale… già qui c’è un messaggio di universalità… Ha voluto condividere e vivere la vita della gente.. ha voluto sentirsi fratello di uomini e donne di cultura e estrazione sociale diversa…

«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta».

Chi è questo popolo?…che cos’è questa luce di cui parla il profeta?

Storicamente questo popolo è Israele, nel momento del suo esilio…
Le tenebre di cui parla Isaia, sono tenebre di schiavitù, di deportazione, di deportazione…ma questo popolo oggi siamo noi…anche noi stiamo camminando in mezzo a prove e ostilità, manifeste e occulte… individuali e comunitarie…
Questo popolo vide una grande luce…
per Israele fú la luce della liberazione, per noi la luce della fede, che è presenza di Gesù Cristo in noi, nella nostra vita…Gesù luce, orientamento…illuminazione della mente e del cuore:
“Dominus illuminatio mea”…sal.26

2) “Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.”

Quale scelta ha voluto compiere Gesù Cristo luce delle genti…allora nella storia…per tutti i suoi discepoli? Ha voluto chiamarli, coinvolgerli…
Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.”
Ha voluto farci giungere gli avvenimenti della salvezza attraverso la vita e i gesti di persone concrete… uomini e donne… che lo hanno seguito fin dall’ inizio…scommettendo tutta la loro vita, nella risposta alla chiamata di Cristo.
Dove sta la grandezza/santità di questi discepoli ?… nel coraggio di seguire Gesù Cristo… nel coraggio di lasciare le loro famiglie, casa, la loro possibilità di vita per seguire Gesù Cristo… per dedicarsi a Lui…per servire Lui nel ministero pastorale…

Tante volte la vita dei discepoli è come un argine al male, alla cattiveria, alla menzogna del mondo… quanto inquinamento incontrano dentro e fuori dalle comunità cristiane… eppure… nonostante tutto per amore a Cristo restano lì dove la chiesa li ha mandati… incassano su se stessi il male, la calunnia che incontrano…spegnendola attraverso la loro pazienza, mitezza e bontà…rendendo presente nel tempo, con la loro vita l’atto di amore di Gesù Cristo crocifisso e risorto…

Salmo 26
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?