Omelia IV° Pasqua anno B 22 Aprile 2018

PASTORE DEL GREGGE – PIETRA ANGOLARE – FIGLI PREDILETTI DEL PADRE

Restiamo pure in queste tre prospettive per capire il ruolo di Gesù dopo la sua risurrezione. Ma proviamo andare anche oltre, unificando queste tre sfaccettature.

Gesù è una persona pronta a dimenticarsi: non ha esigenze, non ha diritti, offre tutto ciò che è e che ha  agli altri, e lo fa con molto rispetto e discrezione senza costringere ad accettare, esponendosi anche al rischio che la sua offerta venga rifiutata. L’agire di Gesù è distaccato dagli onori, dalla sua stessa vita, è disinteressato perché sa che gli uomini si lasciano conquistare dalla generosità.

  ‘Io conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore’

Nel suo donarsi Gesù non bada a distinzioni, non tiene conto di chi merita, anzi vuole offrirsi anche a quelli ‘ che non sono di questo ovile ‘.

Una seconda considerazione, che non riguarda direttamente Gesù, ma il gregge, le pietre dell’edificio, i figli del Padre: cioè noi. Il pastore non lo è per una pecora sola, l’edificio si costruisce con molte pietre, la famiglia è orientata ai figli. Noi siamo insieme agli altri, la mia pietra poggia, ma anche sorregge altre pietre, siamo insieme con altri figli per fare famiglia: guardiamo sì al pastore, poggiamo sulla pietra angolare, ma apriamo gli occhi anche a chi ci sta vicino.  Se ciascuno di noi si rende conto che la sua vita è una pietra che serve a costruire l’edificio solo se va messa sopra la pietra angolare e sotto altre pietre; se ciascuno di noi si rende conto di essere come una pecora del gregge guidato da Pastore; solo se ci sentiamo figli amati dal Padre e legati fra noi; solo allora comprenderemo perché Gesù è Pastore e pietra angolare.

Siamo un tassello dell’unico mosaico: l’intento di Dio è quello di creare unità, un solo gregge e un solo pastore, un unico edificio, un’unica famiglia.

La vocazione di pastore non può essere diversa da quella del Buon Pastore: dimenticarsi, dare la vita, creare unità. Per questo oggi preghiamo per le vocazioni al sacerdozio, alla vita religiosa, alle missioni.