RIFLESSIONI SULLA PAROLA DI VITA DI LUGLIO 2015

“Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo” (Gv 16, 33).

Anche in questo mese di luglio possiamo vivere una parola che ci rassicura, che ci dà conforto.
Anni fa, in uno dei momenti particolarmente bui della mia vita, ho aperto a caso un libro di meditazioni ed è uscita proprio la pagina con questa frase. È stata una risposta a tutta la fatica che in quel periodo dovevo fare e che avrei dovuto ancora affrontare.
È con queste parole che Gesù, prima di essere consegnato nelle mani di coloro che lo avrebbero messo a morte, conclude i discorsi di addio ai suoi discepoli con i quali ha rivelato la realtà profonda del Suo rapporto con il Padre e della missione che gli ha affidato.
Anche noi, come i suoi discepoli, siamo nel mondo per continuare la Sua opera.
Gesù sa molto bene che noi, come suoi amici avremo una missione difficile, che avremo molte prove e difficoltà da superare.
Sappiamo tutti quali sono queste tribolazioni: l’incertezza sul futuro, la precarietà del lavoro, le povertà e le malattie, le sofferenze a seguito delle calamità naturali e delle guerre, la violenza diffusa in casa e tra le nazioni.
Vi sono anche le tribolazioni legate all’ essere cristiani: rimanere coerenti al Vangelo non è semplice, e il senso di impotenza davanti a una società che sembra indifferente al messaggio di Dio, la derisione, il disprezzo se non l’aperta persecuzione da chi non comprende o si oppone alla Chiesa.
Proprio perché le conosce tutte Gesù ci dice:
“Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo”
Anche se quanto dice sembra una contraddizione perché Lui è stato fatto prigioniero, flagellato, condannato, ucciso nella maniera più crudele e vergognosa. Più che aver vinto sembra essere stato tradito, rifiutato, ridotto a nulla, e quindi sconfitto, clamorosamente.
Qual è allora la sua vittoria ? Certamente nella resurrezione.
La morte non può tenerlo in suo possesso. La sua è una vittoria talmente potente da rendere partecipi di essa anche noi, che ci porta con sé nella vita piena, nella nuova creazione.
È nella sconfitta che Gesù trionfa pienamente perché penetrando in ogni angolo della morte ci ha liberati da tutto quanto ci opprime, ha trasformato ogni negatività, ogni nostro buio e dolore in un incontro con Lui, perché la sua vittoria è nell’ atto stesso dell’Amore più grande, ci ha Amati così tanto da dare la sua vita per noi.
Non dobbiamo però avere una visione trionfalistica della vita cristiana come se tutto fosse facile e già risolto ma, capire che solo affrontando il dolore per amore riusciremo a superare tutte le avversità.
Perché Lui ci ha amati per primo e, grazie al suo amore, siamo con Lui «più che vincitori»
Allora, quando ci sentiamo sopraffare dalle difficoltà, dalle prove, dalle tribolazioni, anche se sembrano insormontabili e abbiamo paura di non farcela, diciamogli: «Se tu hai vinto il mondo saprai vincere anche questa mia ‘tribolazione’, la tribolazione della mia famiglia, dei miei colleghi perché con te fra noi troveremo il coraggio e la forza per affrontare tutto, fino ad essere “più che vincitori”».
Abbiamo Lui stesso che vive e lotta con noi. Rinnoviamo quindi la fiducia in Gesù, presente in noi e tra noi, che ha vinto il mondo, che ci rende partecipi della sua vittoria, che ci spalanca il Paradiso dove è andato a prepararci un posto.
È facendo così che, nel mio piccolo, sono riuscita ad affrontare e a trovare la forza per superare le prove di allora. Il cammino da percorrere a volte sembra interminabile ma, lungo questo cammino ho scoperto che il Signore dissemina gioie, ci dona persone con le quali possiamo renderlo presente fra noi per aiutarci, amandoci con il suo Amore, ad affrontare e superare in Lui ogni prova:
“Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo”