ASCENSIONE 28.05.2017

 

 

Prima di guardare Gesù che sale in alto, guardiamo quel gruppo di uomini che salgono il monte di Galilea: non sono più dodici, manca uno che ha tradito e gli altri dubitano. Un gruppo decurtato e incerto su ciò che avevano vissuto; hanno di positivo che sono insieme, sono uniti e salgono il monte.

Gesù sembra non tener conto dei loro precedenti e del loro dubbio.

Guardiamo ora Gesù: bisogna avere una conoscenza profonda di lui – dice S. Paolo .  Il Padre della gloria fece sedere Gesù alla sua destra nei cieli, tutto ha sottomesso ai suoi piedi. E Gesù stesso dice “ Mi è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra”.  Gesù allora con la sua potenza può salire al cielo alla destra del Padre , e può anche essere con gli undici tutti i giorni e con tutta la cristianità fino alla fine del mondo.

Il gruppo degli undici allora non è più un gruppo di poveri e di dubbiosi, ma  insieme con Gesù possono andare alla conquista del mondo “ Andate e ammaestrate tutte le genti”.

Anche noi possiamo essere come gli Undici una comunità povera che crede poco, che pratica poco i Comandamenti, ma per la sua potenza e la sua bontà  Gesù è con noi tutti i giorni e ci tiene in contato con il Padre che è in cielo.  Questa è la chiesa dopo i 40 giorni di Pasqua e fino alla fine dei tempi, sempre povera, dubbiosa, infedele. Sempre in cammino , ma con la presenza costante di Gesù.