Omelia 6 pasqua A 21.05.2017

 

Perché professiamo, crediamo, celebriamo Gesù morto e risorto?

Noi siamo pronti a rispondere: ‘per salvarci’, per liberarci dal peccato. E quando siamo liberi dal peccato, quando è tolto il peccato, restiamo senza niente, nel vuoto, o veniamo – lasciatemi dire così-  riempiti da qualcosa altro?

Ecco, Gesù ci dice che è morto e risorto per darci un Consolatore che rimanga con noi per sempre, lo Spirito di verità. Ma è così importante questo Spirito? Sì, perché solo nello Spirito di verità noi ci rendiamo conto che Gesù è in noi,  che noi siamo in Gesù e con Gesù siamo nel Padre; è importante perché come paraclito – cioè colui che è chiamato vicino- è il nostro difensore, consolatore; quando piangiamo o siamo accusati abbiamo bisogno di uno che ci stia vicino.

Questo ci aspettiamo credendo a Gesù morto-risorto; ma deve essere un credere ‘impegnato’- serio, osservando i suoi comandamenti

“ se mi amate, osserverete i miei comandamenti”

“chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama e chi mi ama sarà amato dal Padre mio” e io manderò lo Spirito.

Se mi amate … cioè se volete farmi contento, amatevi reciprocamente.

Per esempio: le nostre spese sono compatibili con l’amore al prossimo? Le nostre lamentele, il nostro parlar male degli altri che cosa costruiscono di buono? I nostri giudizi come si conciliano con l’amore? Le nostre scelte politiche sono ispirate al bene comune?

Con la Pasqua siamo passati dal peccato all’amore, siamo riempiti dello Spirito, abbiamo capito che Dio ama per primo e che la vita di Dio è amore.