EL NE TIEN IN STROPA

 

E’ un’espressione tramandata, che fa parte del dire comune, e che noi bambini abbiamo acquisito e ci è rimasta nell’orecchio.

Non viene usata in senso peggiorativo, come di qualcuno che ci vincola e ci toglie la libertà, ma in senso benevolo per dire che il papà con la sua severità “ci fa filare diritto”, ci tiene sotto controllo perché non facciamo stupidaggini.

Il contadino lega i tralci appena potati perché in primavera prendano la posizione più opportuna per la maturazione dell’uva: “li tien in stropa”.

Il Buon Dio fa un po’ così con noi: sa che non usiamo sempre bene la libertà, e qualche volta ci vien voglia di prendere una piega sbagliata; allora interviene, non con una catena o col fil di ferro o con le manette, ma con la stropa, cioè con un ramo flessibile, tenero di una pianta che tiene fermi i rami e nello stesso tempo non li stringa ferendo la corteccia.

Dio ‘ne tien in stropa’ facendoci esperimentare le nostre debolezze, le inclinazioni negative, facendoci passare qualche prova un po’ duretta, o inviandoci qualche fratello che con buona maniera ci avverte che stiamo uscendo di strada. In fondo il Signore ci tiene umili perché ci convinciamo di dipendere tutti dal suo Amore.