LASCIARE E ABBANDONARSI

(novembre)

 

E’ il mese del tempo che sfugge, il tempo che si è fermato nei nostri ricordi, ma che scorre senza poterlo fermare. Il tempo che è vita, e vorremmo che la vita duri per sempre, lieta, senza cambiamenti.

Ma un cambiamento ci sarà, una trasformazione, che richiede un lasciare e un abbandonarsi.

Guardiamo il baco da seta e il suo processo evolutivo: c’è il bruco, la crisalide, il bozzolo e la farfalla; il bozzolo non può e non deve durare per sempre, deve dischiudersi e cedere alla trasformazione.

Il baco segue la forza della natura, noi vorremmo andare contro natura ed evitare che il bozzolo si dischiuda, ci sentiamo al sicuro dentro di esso, combattiamo perché resista, perché fuori del bozzolo non sappiamo…. Temiamo di scomparire per sempre.

“Se l’uomo sapesse che la rottura del bozzolo dà il via ad una qualità di vita di gran lunga superiore di quella di prima, non combatterebbe”( da ‘Primo annuncio’ – Fraternità e servizio).

Di fronte alla morte improvvisa di mio fratello, come vorrei essere già farfalla per vedere lui e i miei genitori nella nuova condizione, e per rendermi conto che anch’io sto volando. E’ necessario però lasciare e abbandonarsi,  lasciare la sicurezza di salvarmi da solo nella protezione del mio bozzolo,  e  lasciarmi salvare e trasformare.

“Chi crede in me, anche se muore vivrà. E chi vive e crede in me non morrà in eterno”.