NATALE 2014: DIO TROVA SPAZIO

Gesù trova spazio tra gli uomini, accolto da una donna e da un uomo:  è Dio che lo manda.

Lo spazio fisico è angusto: una stalla, rifugio di animali;

lo spazio temporale è breve:  33 anni;

lo spazio sociale: un popolo nomade.

Ma Dio non ha limiti né di spazio, né di tempo, né di modalità.

Trova spazio e rimane con noi fino alla fine del mondo;

trova spazio nel buio di un tabernacolo, in una chiesuola, in una abbazia o in una cattedrale.

Trova spazio come pane, come parola, nel dolore, nel povero, nell’amore reciproco.

 

Il Figlio di Dio si fa carne in un  figlio di  donna a Betlemme! Comincia la salvezza!

La misericordia di Dio è assicurata per tutti.

L’Incarnazione è come un fuoco artificiale: è esploso nel cielo dell’umanità

e manda scintille di vario colore componendo un caleidoscopio di figure che riempie di meraviglia.

L’Incarnazione si riverbera nell’Eucaristia, nei Sacramenti, nei poveri e sofferenti, nella Parola, nella comunità.

 

E’ sempre Natale!

 

Dio trova spazio in tutti i modi, in tutti gli angoli piccoli, bui, sporchi, anche nei salotti e nelle regie,

nei centri commerciali pieni di luci, di cristalli e di marmi a specchio, nelle prigioni e nei campi-profughi.

Dio trova spazio in tutti i tempi: in tempi di abbondanza e di crisi, in tempi di guerra, di disordini, di discordie

e in tempi di pace.

Dio non ripugna più nessuno se si lascia illuminare da questo fuoco variopinto lanciato in cielo,

da questo spettacolo che incanta.                                                                                                                                                                                  Don Battista