PAPA’! …..MAMMA!

Vi confesso che, nel mettere questo titolo, mi sento investito da tacite e commiserevoli considerazioni di Voi lettori, che aspettate invece riflessioni

ponderate, considerazioni sulla realtà e osservazioni su attualità della Chiesa e del mondo.

Vorrei cambiarlo questo titolo, per non far brutta figura…

 

“Papà…Mamma!” in questo momento corrispondono a quello che sta sbocciando dentro di me, e che mi richiama ad un rapporto filiale, come di un bambino nei confronti dei suoi genitori.

Mi convinco anche che “Papà…mamma!” le pronuncereste volentieri anche voi, quasi ritornando con nostalgia ai primi anni di vita.

Perché non le usiamo più?

 

“Papà…” non lo chiamo con le labbra, ma con il cuore, dicendo il ‘Padre Nostro’, e mi sento riempito da tutto ciò che ho provato quando ancora non sapevo dire altro, e di più da Dio perché capisco che provvede, mi conosce, mi protegge e mi stringe!

 

“ Mamma…!” non ci sono parole: sappiamo quanta vicinanza, quanta immedesimazione di rapporto essa esprime…

In verità, con la Madre di Gesù non riuscivo a tanto, né riconoscevo il Suo volto e invidiavo tutti i devoti. L’altro giorno, rileggendo una vecchia lettera di una persona amica, morta da poco drammaticamente, mi sono fermato incantato su questa espressione: “ha cura di te”.

Maria ha cura di te!

 

E allora “Papà!…mamma!” ve la propongo senza timore, perché è la conversione, e corrisponde all’invito di Gesù per la prossima Quaresima: “Se non ritornerete come bambini non entrerete nel Regno dei cieli”.

 

“Convertitevi e credete al Vangelo”