Omelia 1^ quaresima 2017

La Scrittura di oggi ci parla della tentazione dell’uomo e della tentazione di Gesù uomo.

Perché Dio abbia creato l’uomo non lo sappiamo; sappiamo solo dalle S. Scritture che Dio si compiaceva di stare con l’uomo, vivendo in questo giardino di benessere insieme con l’uomo. L’uomo godeva della condizione divina che Dio stesso gli aveva donato.

C’è una considerazione previa da fare in questa pagina: l’uomo non può godere in piena consapevolezza questo dono, se non è LIBERO.  E Dio dà la possibilità all’uomo di SCEGLIERE.

Arriva l’occasione! Non è contento di quello che ha: vuole di più, vuole godere di più, vuole sapere di più, lo incuriosisce ciò  che c’è oltre il limite, vuole entrare nelle intenzioni di Dio per capire il motivo dell’ordine ricevuto. Ha già l’amicizia con Dio, è già nella condizione divina; ma cerca la sua indipendenza: vuole decidere come fa Dio, vuole stabilire anche lui ciò che è bene e ciò che è male.  E’ una istigazione! La spinta verso il proibito.

La scelta risulta sbagliata: si rovina con le sue mani.

Noi non siamo di meno: sarà una tara, ma queste inclinazioni ce le portiamo dietro.

Però abbiamo Gesù che ha accettato il limite della volontà di Dio.

Attenzione! E’ un limite per noi, alla nostra indipendenza, ma è il nostro bene assoluto.  E’ bene che noi abbassiamo la testa, che accettiamo la sua Parola, e lo adoriamo.